FINANZA

Iliad pronta allo shopping da Wind-3: iniezione di cassa per 350 milioni

Il gruppo guidato da Xavier Niel delibera un aumento di capitale della holding creata ad hoc per lo sbarco italiano. Risorse necessarie per ultimare l’acquisto di frequenze e siti radio dai due operatori freschi di merger

Pubblicato il 02 Feb 2017

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Xavier Niel muove un altro passo verso lo sbarco definitivo in Italia. Dopo aver costituito a settembre due società nel nostro Paese il patron del gruppo Iliad, compagnia che si appresta a diventare il quarto operare mobile italiano dopo la fusione Wind3, mette mano al portafoglio per preparare gli acquisti di frequenze e siti radio. Davanti a un notaio di Roma, riporta Milano-Finanza, è andata in scena l’assemblea di Iliad Holding, operativa da circa 5 mesi e controllante di ossia Iliad Italia. Un passaggio per deliberare un aumento di capitale da 350 milioni di euro, che serviranno non tanto a coprire i 35mila euro di spese sostenute dall’apertura della società ad oggi quanto per riempire il portafoglio in vista dell’esecuzione degli accordi con Wind e 3 Italia.

Nel dettaglio, l’intesa prevede per circa 450 milioni: il trasferimento di un portafoglio di frequenze 3G/4G 2x35MHz equilibrata (2x5MHz a 900MHz, 2x10MHz a 1800MHz, 2x10MHz a 2100MHz e 2x10MHz a 2600MHz) per un importo di 450 milioni (da pagare tra il 2017 e il 2019); l’impegno ad acquisire diverse migliaia di siti macro in aree ad alta densità; l’impegno a consentire una condivisione della rete su aree rurali con Wind/H3G; un accordo di roaming 2G, 3G e 4G sulla rete unito per un periodo di 5 anni rinnovabile per altri 5 su iniziativa di Iliad. Proprio questa intesa è al centro del ricorso presentato da Fastweb con la decisione della Comissione Ue che ha dato il via libera al merger.

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