IL PIANO

Piano Open Fiber, mancano i permessi dei Comuni per aprire i cantieri

Finora è arrivato l’ok di 30 Comuni su 50 coinvolti nella prima fase. Ma l’azienda conferma: si parte entro settembre. Cinquemila i posti di lavoro generati dall’indotto. Via ai corsi di formazione

Pubblicato il 13 Set 2017

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I primi cantieri di Open Fiber saranno aperti entro settembre. Lo scrive il Sole 24 Ore ricordando le preoccupazioni del Mise sui piani per le aree bianche oggetto delle gare pubbliche. Il ministro Calenda è dunque intenzionato a verificare le execution del progetto di Open Fiber, assicurandosi il rispetto dei tempi previsti dalla road map iniziale.

Per quanto riguarda la prima gara da 1,4 miliardi per la quale Open Fiber aveva conquistato tutti i cinque lotti – Abruzzo e Molise, Emilia-Romagna, Lombardia, Toscana, Veneto – è stato firmato lo scorso 16 giugno il contratto di concessione per la realizzazione della rete. La società si dice sicura di poter far fronte ali impegni anche in anticipo rispetto ai tempi della concessione.

OF stima in circa 5mila posti di lavoro l’indotto già generato dal progetto, con centinaia di addetti in via di assunzione da parte di società attive nel settore (Sirti, Ericsson, Italtel tra le altre) e un’attività di formazione in corso per giuntisti e impiantisti di fibra.

La prima gara prevede una prima fase che riguarda 51 cantieri in altrettanti Comuni. Open Fiber ha già ottenuto permessi da 30 Comuni mentre l’approvazione di Infratel è attesa nelle prossime settimane.

Per quanto riguarda la fase successiva – 65 Comuni dei 3mila oggetto della prima gara – l’autorizzazione per l’avvio lavori arriverà per dicembre.

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