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Vodafone, 4 miliardi di bond convertibili per finanziare l’operazione Liberty Global

Il gruppo britannico ricorre al mercato obbligazionario per contribuire a pagare il deal da 18,4 miliardi di euro. La chiusura dell’acquisizione entro metà anno

Pubblicato il 06 Mar 2019

Vodafone, 4 miliardi di bond convertibili per finanziare l’operazione Liberty Global

Vodafone emetterà bond convertibili per 4 miliardi di euro (3,4 miliardi di sterline) per contribuire a finanziare l’acquisizione delle attività di Liberty Global in Germania, Repubblica Ceca, Ungheria e Romania. Dopo le anticipazioni dei media britannici, il gruppo delle Tlc ha confermato la notizia chiarendo che le obbligazioni saranno emesse in due tranches con scadenza non prima di marzo 2021 e marzo 2022. Per attenuare la diluizione del capitale è prevista la possibilità di varare anche un piano di buy back di azioni.

Secondo quanto segnalato da Bloomberg a lavorare sull’operazione sono Bank of America, Bnp Paribas, Hsbc holding, Jp Morgan Chase e Morgan Stanley. Vodafone ha infatti studiato un’emissione di obbligazioni convertibili unicamente in titoli azionari, non in cash, e ha unito nell’offerta prodotti derivati offerti dalle banche partner che la telco può riacquistare con prezzo protetto tramite hedging o equity-neutral.

L’unione di bond convertibili solo in azioni e di bond convertibili equity-neutral è una formula inedita, sottolinea il Financial Times. Questo mix aiuta a proteggere il rating di Vodafone perché può essere classificato come equity anziché debito dagli analisti e evita per gli investitori l’eccessiva diluzione delle quote possedute. Uno schema da “ingegneria finanziaria”, secondo la testata economica britannica, che anche la Borsa ha gradito, facendo salire del 3,3% il valore del titolo Vodafone ieri.

Occorrerà verificare la reazione delle agenzie di rating: nel 2016 un’emissione strutturata in modo simile da parte di Vodafone per un valore di 2,9 miliardi di sterline è stata prima accolta favorevolmente ma poi classificata solo debito da Standard&Poor’s, solo equity da Moody’s, metà e metà da Fitch.

Vodafone ha comunque chiarito che la decisione su un eventuale buy back di azioni sarà presa indipendentemente dalla conversione dei bond e che tale buy back sarà finanziato con l’emissione di bond ibridi, altra complessa tipologia obbligazionaria che fonde debito e equity.

Il deal per l’acquisizione di Liberty Global per 18,4 miliardi di euro è stato annunciato da Vodafone a maggio dell’anno scorso. “La transazione darà vita a un leader paneuropeo in termini di competitività – aveva sottolineato l’allora ceo di Vodafone Vittorio Colao -. Rappresenta un cambio di passo nella transizione dell’Europa verso una ‘gigabit society’ e una combinazione che trasformerà Vodafone e genererà significativo valore per gli azionisti”. Vodafone, aveva sottolineato Colao, “è impegnata ad accelerare e approfondire gli investimenti nella nuova generazione di reti mobili e fisse”.

L’operazione riguarda le attività di Liberty in Germania, Repubblica Ceca, Ungheria e Romania, ma è chiaro che è sul mercato tedesco che si concentra il valore del deal: qui Vodafone punta a dare vita a un concorrente nazionale per l’operatore storico Deutsche Telekom. In Germania Liberty Global è, con Unitymedia, il secondo operatore via cavo. L’acquisizione dovrebbe essere completata entro la metà di quest’anno.

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