“I valori della transazione prevista nell’operazione di cessione di NetCo sono corretti così come confermato da primarie istituzioni bancarie e di consulenza strategica indipendenti e la sostenibilità finanziaria e industriale della società dopo la vendita di asset della rete fissa è chiaramente espressa dai dati resi noti in data 6 marzo 2024 con una leva attesa al 2026 a 1,6-1,7x, senza considerare i potenziali upside fino a 4 miliardi di euro, derivanti dagli earnout per Netco e dalla possibile cessione di Sparkle”.
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Le dichiarazioni del fondo Merlyn
In una nota Tim nel precisare i termini dell’operazione Netco ha dato mandato ai propri legali di segnalare alle autorità competenti le esternazioni a mezzo stampa di Umberto Paolucci, candidato presidente nella lista TValue del fondo Merlyn capitanato da Alessandro Barnaba, presentata per il rinnovo del board Tim (QUI TUTTE LE LISTE). E mel mirino anche il contenuto della lettera inviata dal fondo agli azionisti Tim (QUI IL DOCUMENTO) secondo cui “il piano presentato dal Consiglio di amministrazione non solo non è chiaro e non sostenibile dal punto di vista finanziario, ma presenta anche rischi concreti che potrebbero portare l’azienda in uno stato di forte tensione finanziaria, con la possibilità di dover ricorrere a un aumento di capitale in caso di ritardi prolungati nel finalizzare la vendita della rete”.
Il contratto con Optics Bidco (Kkr)
Tim precisa che “il contratto sottoscritto con Optics BidCo (società controllata da Kkr) è vincolante e non risultano al momento ritardi rispetto alla sua programmata esecuzione entro l’estate” e che l’azienda “ha già posto in essere tutte le iniziative finanziarie – da ultimo con la sottoscrizione di un contratto di finanziamento ponte da 1,5 miliardi di euro annunciato venerdì 5 aprile- e di pianificazione per fronteggiare qualunque scenario”.