L’intelligenza artificiale stia rivoluzionando i servizi vocali tradizionali, offrendo opportunità di trasformazione sia per le piccole e medie imprese (Pmi) che per i fornitori di servizi di comunicazione (Csp). Lo afferma una nuova ricerca di Omdia e Alianza, “Bringing AI to Main Street”, dalla quale emerge che, sebbene la voce rimanga uno strumento di comunicazione vitale per la stragrande maggioranza delle pmi (il 91% dichiara che la voce è importante o critica per le loro operazioni quotidiane), è diventato chiaro che le offerte vocali tradizionali sono mature per l’innovazione dell’intelligenza artificiale. Infatti, il 71% dei Csp concorda sul fatto che la voce, nel suo stato attuale, sta morendo. A tal fine, il 76% dei Csp prevede di offrire servizi abilitati all’intelligenza artificiale ai propri clienti entro i prossimi due anni.
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AI e servizi vocali, per le telco la sfida è cruciale: le pmi target preferenziale
Buona parte delle piccole e medie imprese non dispone di adeguate risorse economiche e di competenze tecniche per gestire soluzioni di comunicazione aziendale innovative ma oltre il 90% è interessato a cavalcare l’onda dell’intelligenza artificiale per intercettare potenziali nuovi clienti. Per gli operatori di telecomunicazioni si aprono opportunità importanti ma bisognerà abbandonare i sistemi legacy

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