Secondo un rapporto pubblicato da Dell’Oro Group, nel 2024 gli operatori di telecomunicazioni hanno ridotto gli investimenti wireless e wireline. La relazione di alto livello tra i ricavi dei carrier, gli investimenti e le apparecchiature di telecomunicazione è rimasta per lo più stabile, ma sia gli investimenti che i ricavi delle apparecchiature di telecomunicazione sono diminuiti nel 2024.
I risultati preliminari mostrano che il Capex mondiale delle telecomunicazioni, la somma degli investimenti dei carrier wireless, wireline e altri tipi di rete, è diminuito dell’8% nel 2024 (i ricavi della produzione di apparecchiature di telecomunicazione per i sei programmi monitorati dal Dell’Oro Group sono diminuiti dell’11% nello stesso periodo).
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Strategie degli operatori dopo il boom del 5G
Secondo Stefan Pongratz, vicepresidente della ricerca Ran e Telecom Capex di Dell’Oro Group, con alcune delle più grandi implementazioni infrastrutturali legate alla fibra e al 5G ormai alle spalle, sta emergendo con maggiore chiarezza una divergenza nei profili di rischio e nelle strategie tra gli operatori di telecomunicazioni.
Mentre alcuni operatori preferiscono un approccio più orientato alla crescita e considerano livelli elevati di intensità di capitale come essenziali per ottenere un vantaggio competitivo ed essere meglio preparati alla prossima transizione tecnologica, la maggior parte degli operatori ritiene che la quota sia per lo più fissa e che concentrarsi sull’ottimizzazione dei processi sia considerato meno rischioso.
Investimenti telecomunicazioni 2025: scenari e rischi
Nel 2025 le condizioni di investimento nel settore delle telecomunicazioni dovrebbero stabilizzarsi, anche se l’anno si preannuncia ancora complesso sia per gli investimenti che per i ricavi legati alle apparecchiature.
Nel breve termine, le prospettive rimangono deboli: si prevede infatti che il Capex dei carrier registrerà un calo con un tasso di decrescita annuo composto (Cagr) del 2% nei prossimi tre anni. Parallelamente, i ricavi degli operatori cresceranno solo lievemente, con un Cagr stimato dell’1%, portando il rapporto Capex/ricavi a ridursi gradualmente, passando dal 16% del 2024 al 14% previsto per il 2027.
In particolare, l’intensità del capitale nel segmento wireless è destinata a scendere al 12-13% entro il 2027, segnando un calo di cinque-sei punti percentuali rispetto ai livelli massimi raggiunti durante il picco degli investimenti in 5G.
Impatto sulle big tech e sul mercato globale
L’andamento negativo degli investimenti nel settore delle telecomunicazioni non impatta solo i tradizionali operatori. Anche i grandi fornitori di infrastrutture e le big tech che dipendono dalla connettività per i propri servizi cloud e AI stanno rivedendo le strategie.
I tagli al Capex da parte dei carrier si riflettono in una minore domanda di aggiornamenti tecnologici, con ripercussioni sull’intera filiera, dai produttori di chipset alle aziende specializzate in infrastrutture di rete.
Tecnologie emergenti e nuovo ciclo di investimenti
Nonostante il rallentamento attuale, alcuni analisti intravedono segnali di una possibile ripresa degli investimenti a partire dal 2026, spinta da nuove tecnologie come il 5G Advanced, l’intelligenza artificiale di rete e l’edge computing.
Queste innovazioni, una volta maturate, potrebbero innescare un nuovo ciclo di aggiornamenti infrastrutturali, anche se con approcci più selettivi e focalizzati su efficienza e sostenibilità economica.