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Donne e internet mobile: si arresta il cammino verso la parità digitale



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Il progresso nell’adozione di internet mobile nei Paesi a basso e medio reddito ha subito una brusca frenata. Secondo il Mobile Gender Gap Report della Gsma, sono ancora 885 milioni le donne offline, con un divario che resta più ampio in Asia meridionale e Africa subsahariana

Pubblicato il 14 mag 2025

Federica Meta

Direttrice



donne Widef gender gap
fonte: Widef.global

Dopo anni di progressi, il motore dell’inclusione digitale femminile nei Paesi a basso e medio reddito si è fermato. Nel 2024, la corsa alla parità nell’accesso a internet mobile ha subito un brusco rallentamento: le donne restano il 14% meno propense degli uomini a utilizzare internet mobile, secondo quanto rileva il Mobile Gender Gap Report 2025 pubblicato dalla Gsma. Un dato che interrompe la traiettoria positiva degli ultimi anni e accende i riflettori su un divario che, invece di chiudersi, rischia di ampliarsi e consolidarsi.

Secondo il report, questo rallentamento si traduce in circa 235 milioni di donne in meno rispetto agli uomini che usano internet mobile nei Paesi a basso reddito. Complessivamente, sono ancora 885 milioni le donne escluse dalla connettività mobile in questi Paesi, di cui il 60% vive in Asia meridionale e in Africa subsahariana.


L’uso del mobile tra le donne: numeri in crescita, ma con ostacoli persistenti

Giunto all’ottava edizione, il rapporto della Gsma analizza i dati relativi all’accesso e utilizzo del mobile da parte delle donne in 15 Paesi a basso e medio reddito, confrontandoli con quelli maschili. Qui il mobile rappresenta il principale strumento di accesso a internet, soprattutto per le donne.

Nonostante le difficoltà, il 63% delle donne utilizza internet mobile. La maggior parte riferisce un impatto positivo sulla propria vita: internet mobile migliora la connettività, sostiene i mezzi di sussistenza e facilita l’accesso a servizi essenziali, come sanità, istruzione e finanza.


Un divario di genere che si riduce troppo lentamente

Dal 2017 al 2020, il divario di genere nell’adozione di internet mobile si era ridotto in modo significativo, passando dal 25% al 15%. Tuttavia, i progressi si sono arrestati nel biennio successivo, con un leggero peggioramento. Solo nel 2023 il divario è tornato a scendere al 15%, lo stesso livello del 2020, per poi assestarsi al 14% nel 2024, senza ulteriori miglioramenti.

Il gap più ampio si registra in Asia meridionale (32%) e in Africa subsahariana (29%).

“È scoraggiante constatare che i progressi nella riduzione del divario di genere nell’uso di internet mobile si siano fermati – sottolinea Claire Sibthorpe, Head of Digital Inclusion della Gsma – I dati evidenziano l’urgenza di un maggiore impegno e di investimenti da parte di tutti gli attori per colmare il divario digitale di genere. Non si colmerà da solo. È alimentato da fattori sociali, economici e culturali profondamente radicati che colpiscono in modo sproporzionato le donne.”


L’iniziativa Gsma: oltre 80 milioni di donne raggiunte

Il report valorizza l’iniziativa Connected Women Commitment della Gsma, avviata nel 2016 per supportare l’inclusione digitale femminile.

“La nostra iniziativa Connected Women Commitment dimostra che, adottando azioni concrete per affrontare i bisogni delle donne e superare le barriere che incontrano, è possibile generare un cambiamento reale. Dal 2016, grazie a questa iniziativa, i nostri partner operatori hanno raggiunto collettivamente oltre 80 milioni di donne in più con servizi di internet mobile o mobile money”, spiega Sibthorpe.


Smartphone, alfabetizzazione e costi: le barriere da superare

Sebbene il 61% delle donne nel Paesi a basso e medio reddito possieda uno smartphone, restano circa 945 milioni le donne che ne sono prive, ovvero 230 milioni in meno rispetto agli uomini. Il dato è stabile rispetto al 2023.

Tra i principali ostacoli all’adozione di internet mobile c’è il costo dei dispositivi: il prezzo di un telefono con accesso a internet rappresenta il 24% del reddito mensile di una donna, contro il 12% per un uomo.
Un altro ostacolo rilevante è rappresentato dalla scarsa alfabetizzazione digitale: molte donne dichiarano di non possedere le competenze necessarie per utilizzare efficacemente i servizi online.

Anche quando le donne riescono a connettersi, tendono a usare internet meno frequentemente e per un numero limitato di servizi, rispetto agli uomini. Le motivazioni principali sono legate a problemi di sicurezza, costi (sia dei dati che dei dispositivi) e una scarsa qualità della connettività.


Un’opportunità economica da 1.3 trillion entro il 2030

Colmare il divario digitale di genere non è solo una questione sociale, ma anche una grande opportunità economica. Secondo le stime della Gsma, chiudere il gap nell’adozione di internet mobile nei Paesi a basso reddito tra il 2023 e il 2030 genererebbe 1.3 trilioni di dollari di Pil aggiuntivo. Inoltre, eliminare il divario nella proprietà e nell’uso del mobile porterebbe 230 miliardi di dollari in più di ricavi per l’industria delle telecomunicazioni.


Chi ha finanziato il Mobile Gender Gap Report 2025

Il Mobile Gender Gap Report 2025 è stato finanziato dal Foreign, Commonwealth and Development Office (Fcdo) del Regno Unito e dall’Agenzia Svedese per la Cooperazione allo Sviluppo Internazionale (Sida), attraverso la Gsma Mobile for Development Foundation. Una parte della ricerca è stata sostenuta anche dalla Bill & Melinda Gates Foundation.


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