È stato rinnovato l’accordo tra Assocertificatori, l’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID) e il Dipartimento per la Trasformazione Digitale (DTD) per la gestione del Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID).
La convenzione, che resterà in vigore per i prossimi cinque anni, assicura la continuità operativa del servizio e la collaborazione tra le parti per lo sviluppo dell’identità digitale in Italia.
“L’aggiornamento della convenzione conferma il ruolo strategico di SPID – dichiara Andrea Sassetti, Presidente di Assocertificatori – e testimonia la volontà di proseguire un percorso condiviso verso il futuro dell’identità digitale italiana ed europea, nel segno della sicurezza, dell’innovazione e della sostenibilità”.
L’accordo consolida un modello di cooperazione pubblico-privato che negli ultimi anni ha permesso di costruire un’infrastruttura riconosciuta come riferimento nel panorama europeo.
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Un sistema in crescita costante
Nel 2025, SPID continua a registrare un utilizzo diffuso da parte dei cittadini.
Sono oltre 41 milioni gli utenti attivi, con più di 1,2 miliardi di autenticazioni effettuate nel 2024 e oltre 630 milioni nel primo semestre 2025.
Ogni settimana, si legge in una nota di Assocertificatori, vengono attivate circa 52 mila nuove identità, segno di un’adozione ormai consolidata e in espansione.
Secondo l’Osservatorio Digital Identity del Politecnico di Milano, quasi nove italiani su dieci che utilizzano Internet possiedono un’identità SPID, e la maggior parte accede al sistema più volte l’anno.
L’Italia risulta così tra i Paesi europei con la più ampia diffusione di strumenti di identità digitale, grazie a un’offerta che consente di accedere non solo ai servizi pubblici ma anche a un numero crescente di servizi privati, come banche, assicurazioni, utenze e telecomunicazioni.
Sicurezza e controllo come elementi centrali
La sicurezza rimane il punto di riferimento dell’intero sistema.
Nel nuovo accordo, le parti hanno concordato di istituire un tavolo tecnico permanente per individuare misure di aggiornamento e miglioramento continuo.
AgID e DTD introdurranno inoltre strumenti dedicati alla verifica delle identità attive, permettendo agli utenti di controllare in modo semplice e sicuro gli SPID associati al proprio codice fiscale.
Questa iniziativa risponde alla necessità di garantire una maggiore consapevolezza sull’uso delle identità digitali e di tutelare i cittadini da utilizzi impropri o inattivi.
La prospettiva di fondo è quella di coniugare innovazione e sicurezza in un quadro regolamentare coerente con gli standard europei.
Sostenibilità e gestione dei costi
Un altro punto chiave del rinnovo riguarda la sostenibilità del sistema.
Assocertificatori e i Gestori SPID hanno sottolineato la necessità di assicurare un equilibrio economico e operativo, considerando gli investimenti sostenuti nel corso di dieci anni di attività e i costi connessi al mantenimento della piattaforma.
Il Governo ha confermato l’erogazione di contributi a sostegno degli investimenti futuri, mentre i gestori potranno valutare forme di valorizzazione economica della base utenti, nel rispetto delle regole di mercato.
Si tratta di un passaggio importante, che mira a mantenere la qualità del servizio e la stabilità del sistema, senza gravare sull’utenza.
Estensione dell’identità digitale al mondo professionale
L’accordo prevede anche lo sviluppo di SPID per professionisti e persone giuridiche, con l’obiettivo di ampliare le possibilità di utilizzo oltre la sfera dei cittadini.
Questa evoluzione mira a facilitare l’accesso ai servizi digitali da parte di imprese, ordini professionali, associazioni di categoria e loro dipendenti.
L’estensione di SPID a nuovi soggetti economici rappresenta un passo ulteriore nella costruzione di un’infrastruttura digitale nazionale, pensata per sostenere l’operatività delle organizzazioni e semplificare i processi amministrativi.
In questa direzione si inserisce anche la collaborazione sulle iniziative legate ai Wallet digitali, sia pubblici che privati, in linea con gli obiettivi europei di interoperabilità.
Verso un’identità digitale europea più integrata
L’Italia, grazie all’esperienza maturata con SPID, partecipa attivamente al percorso di armonizzazione delle identità digitali in Europa, previsto dal regolamento eIDAS 2.0.
L’obiettivo è la creazione di un ecosistema digitale europeo interoperabile, in cui i cittadini possano accedere ai servizi pubblici e privati di diversi Stati membri con credenziali riconosciute reciprocamente.
In questo contesto, SPID si conferma una base tecnologica e organizzativa utile per lo sviluppo dei futuri Digital Wallet, strumenti che permetteranno di gestire identità, documenti e certificazioni in modo integrato e sicuro.
Collaborazione istituzionale e continuità del servizio
Le parti firmatarie hanno espresso l’intenzione di proseguire la collaborazione con le istituzioni per garantire continuità, aggiornamento tecnologico e conformità normativa.
“Le Parti si sono impegnate a sottoscrivere le nuove convenzioni dando così conferma della piena continuità nell’erogazione del servizio – prosegue il comunicato – a beneficio di cittadini, pubbliche amministrazioni, professionisti e aziende italiane”.
Il dialogo costante tra soggetti pubblici e privati rimane uno degli aspetti più rilevanti del modello SPID, che nel tempo ha contribuito a migliorare l’efficienza dei servizi digitali e la fiducia degli utenti.