Il nostro Paese, da sempre ammirato per le eccellenze riconosciute in tanti settori industriali, sta concretamente vivendo un rallentamento di questa sua attitudine in atto già da diversi anni. Lo certifica, ad esempio, il 28° posto raggiunto nella classifica del Global Innovation Index 2025, che pur confermando una nostra presenza nei primi trenta Paesi più avanzati al mondo, ci colloca inesorabilmente al livello più basso di essi. O anche l’edizione 2025 dell’European Innovation Scoreboard che, in un contesto di vivace rimescolamento dei ruoli delle nazioni europee le quali, quasi tutte, dal 2018, hanno migliorato le loro performance con incrementi anche di 30 punti – con la Svezia chetorna al primo posto tra gli Innovation Leaders, superando la Danimarca, e L’Irlanda cheguida il gruppo degli Strong Innovators, mentre la Croaziaavanza tra i Moderate Innovators, con un aumento del 19,4% dal 2018 – vede purtroppo l’Italia, nel 2025, confermata tra i Moderate Innovators, con una performance pari al 93,0% della media UE che ci pone appena al 14° posto tra gli Stati membri dell’Unione.
L’INTERVENTO
Un nuovo “Patto per lo sviluppo” che riconnetta Università, Impresa e PA
A Torino, nel convegno Restart “Tech-Transfer: la leva delle TLC e del digitale per la svolta delle PMI” le idee per una nuova sinergia negli ambienti produttivi e di ricerca per il rilancio del Paese.

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