Copertura in banda larga e ultra-larga, disponibilità di fibra ottica, competenze digitali, utilizzo dei servizi online: sono questi gli indicatori che hanno guidato la quarta edizione del Premio Agenda Digitale 2025.
Il riconoscimento, istituito dalla Regione Emilia-Romagna, valorizza gli enti locali che più hanno investito nella trasformazione digitale secondo l’indice DESIER (Digital Economy and Society Index Emilia-Romagna).
Attraverso 60 indicatori, DESIER misura lo stato dell’economia e della società digitale regionale, consentendo di monitorare l’evoluzione della connettività, delle competenze e dei servizi pubblici. Come sottolinea l’assessora all’Agenda digitale Elena Mazzoni, la digitalizzazione è oggi «uno strumento per migliorare la qualità della vita, l’accessibilità dei servizi e la competitività delle imprese».
Indice degli argomenti
Fibra e coesione: i piccoli Comuni che crescono
I Comuni sotto i 5.000 abitanti o montani fino a 15.000 residenti rappresentano quasi la metà del territorio regionale. Nonostante le difficoltà infrastrutturali, alcuni centri hanno dimostrato che la fibra ottica può essere un volano di sviluppo anche nelle aree interne.
Tra questi spicca Roccabianca (PR), premiato per il miglior incremento DESIER 2025, grazie al potenziamento della copertura FTTH e all’aumento dei servizi pubblici digitali. Il piccolo Comune parmense ha investito su connettività ad alte prestazioni e interattività dei servizi comunali, dimostrando che anche nei borghi la banda ultra-larga può trasformarsi in motore di inclusione.
Stesso spirito per Roncofreddo (FC), che consolida il percorso avviato negli anni scorsi migliorando la connettività delle scuole, dei musei e delle aree produttive con tecnologia FTTH. Qui, la crescita delle competenze digitali dei cittadini, anche grazie al progetto Digitale Facile, si intreccia con l’espansione della rete fisica.
Nel modenese, Montefiorino si distingue per l’integrazione delle tecnologie digitali e per il rafforzamento delle connessioni nelle aree produttive. La fibra ottica arriva così dove prima c’era il divario: il paese diventa simbolo di resilienza digitale appenninica.
La pianura digitale: reti e servizi connessi
I Comuni di pianura tra 5.000 e 15.000 abitanti stanno vivendo una vera e propria rinascita digitale. Le performance migliori emergono proprio dove la banda ultra-larga si è diffusa più rapidamente.
A Gossolengo (PC), il primato arriva grazie a un modello di sviluppo equilibrato: potenziamento della connettività territoriale, diffusione della rete EmiliaRomagnaWiFi e incremento dei servizi interattivi come ANPR e APP IO.
Collecchio (PR) ha seguito la stessa rotta, puntando su una copertura capillare in fibra ottica FTTH e sull’adozione di servizi online accessibili, rafforzando così la relazione tra cittadini e amministrazione.
Nel ferrarese, Fiscaglia si è distinta per il netto miglioramento negli indicatori di connettività. L’amministrazione ha investito in reti ultraveloci per scuole, famiglie e imprese, con l’obiettivo di abbattere il digital divide.
A Guastalla (RE), invece, la banda larga è la spina dorsale di una strategia più ampia, che unisce innovazione tecnologica e partecipazione civica: l’espansione della rete FTTH si accompagna alla crescita dei servizi pubblici digitali e all’uso diffuso di SPID e Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE).
Città connesse: la spinta delle medie realtà urbane
I Comuni oltre i 15.000 abitanti sono quelli che più contribuiscono a innalzare il livello medio regionale della digitalizzazione. Qui la rete a banda ultra-larga è ormai un’infrastruttura strutturale che abilita servizi avanzati.
A Casalecchio di Reno (BO), secondo solo al capoluogo, la copertura in FTTH e il capitale umano digitale sono ai massimi livelli regionali. La città ha puntato sulla piena integrazione delle infrastrutture con i servizi, offrendo una rete pubblica ad alta capacità che consente accesso diffuso ai servizi online.
Cento (FE) conferma la vocazione digitale con un forte incremento nella copertura in fibra ottica di musei, scuole e aree produttive. Il progetto Digitale Facile ha contribuito a formare cittadini e imprese, mentre la governance dell’innovazione si è rafforzata attraverso la partecipazione alle Comunità Tematiche.
Tra le eccellenze romagnole, Riccione e Cattolica si distinguono per l’espansione della rete EmiliaRomagnaWiFi e dei servizi pubblici digitali. La connettività diventa elemento di attrattività turistica: nelle due località costiere, la fibra non è solo un’infrastruttura tecnica, ma un fattore strategico di competitività territoriale.
Bologna e la Città metropolitana, il cuore digitale dell’Emilia-Romagna
Il primato assoluto resta a Bologna, città che guida la trasformazione digitale regionale. Il capoluogo eccelle in servizi pubblici digitali, capitale umano e connettività, grazie a una rete FTTH estesa, a servizi avanzati su ANPR e FSE, e a un’intensa attività di formazione digitale dei cittadini.
La Città Metropolitana di Bologna si conferma punto di riferimento nazionale per la diffusione della banda ultra-larga e delle competenze digitali. Con i migliori valori DESIER provinciali su connettività e integrazione tecnologica, rappresenta l’esempio più avanzato di ecosistema connesso tra istituzioni, imprese e cittadini.
L’Unione Valle del Reno, Lavino e Samoggia, sempre nel bolognese, è l’unione di Comuni più digitale d’Emilia-Romagna, con risultati di eccellenza in capitale umano e tecnologie ICT, seguita da Terre di Castelli (MO), premiata per la crescita nella copertura FTTH e nella partecipazione civica ai progetti digitali.
Non manca la Provincia di Rimini, che registra il maggiore incremento DESIER provinciale grazie all’espansione della fibra ottica e alla crescita delle imprese femminili con digital attitude significativa.
Telecomunicazioni e futuro: la dorsale di un nuovo sviluppo
Il quadro che emerge dal Premio Agenda Digitale 2025 è chiaro: la connettività è la nuova infrastruttura sociale dell’Emilia-Romagna.
Dalla pianura alla montagna, la fibra ottica si intreccia con le politiche di formazione e inclusione, disegnando una regione in cui banda larga e capitale umano avanzano insieme.
Le telecomunicazioni, spesso percepite come un tema tecnico, diventano leva di coesione e competitività. Dove arriva la fibra, cresce l’economia digitale, migliorano i servizi pubblici e si riduce il divario tra cittadini e amministrazioni.
Come afferma l’assessora Mazzoni, la sfida ora è «rendere la trasformazione digitale un percorso stabile, condiviso e inclusivo, in cui ogni Comune, anche il più piccolo, sia parte della rete».
Un messaggio che racchiude il senso profondo del Premio: non c’è innovazione senza connessione.



































































