Con un accordo che segna una svolta nel panorama delle telecomunicazioni, FiberCop e Fmc Globalsat uniscono le proprie competenze per dare vita alla prima rete ibrida terra-satellite del Paese. Un progetto ambizioso che nasce per colmare il divario digitale e portare banda ultralarga anche dove oggi i cavi non arrivano, dalle valli alpine ai borghi dell’entroterra, fino alle aree più isolate del Sud.
Roma e Fort Lauderdale diventano così i due poli di una collaborazione tecnologica che guarda al futuro: fibra ottica e satelliti LEO integrati in un’unica architettura per assicurare connessioni stabili, veloci e continue, anche nelle condizioni più estreme.
Indice degli argomenti
Una partnership per superare i limiti geografici
FiberCop, società del Gruppo Optics Holdco che gestisce la rete digitale più estesa d’Italia, e Fmc Globalsat, operatore globale di rete satellitare, hanno siglato una partnership strategica per sviluppare un’infrastruttura ibrida terrestre-satellitare. L’obiettivo è portare connettività stabile e ad alta velocità anche nelle aree più remote e difficilmente raggiungibili del territorio nazionale.
Il progetto rappresenta una delle prime architetture al mondo basate su reti satellitari in orbita terrestre bassa (LEO), in grado di combinare accesso in fibra ottica e backhauling satellitare. Le due aziende hanno già completato con successo i test su un’architettura integrata che utilizza il protocollo Layer 2+PPPoE, tipico delle reti terrestri.
La visione di FiberCop: connettività per tutti
“È stato un momento straordinario assistere al primo trasferimento dati su un’architettura ibrida terrestre-satellite, che combina l’accesso in fibra ottica con il backhaul satellitare – afferma Alma Fazzolari, Director of Strategic Governance di FiberCop – Questa iniziativa conferma il ruolo di FiberCop come operatore tecnologico per lo sviluppo di soluzioni all’avanguardia nel campo della connettività”.
L’innovazione satellitare di Fmc Globalsat
Dal canto suo, Emmanuel Cotrel, CEO di Fmc Globalsat/MTN, sottolinea:
“Questo progetto segna un momento cruciale sia per FiberCop che per Fmc Globalsat/MTN, ma soprattutto per la connettività digitale e l’accesso in Italia. Grazie alla potenza delle nostre reti satellitari LEO e all’eccellenza dell’infrastruttura in fibra di FiberCop, le comunità del Paese non saranno più ostacolate dai costi o dalle difficoltà fisiche legate alla posa della fibra in territori remoti”.
La società americana, con oltre 40 anni di esperienza nel settore e partnership con operatori come SpaceX–Starlink e OneWeb, punta a creare reti multi-network resilienti e completamente gestite, capaci di garantire connettività in contesti critici, dai settori energetici e marittimi fino a quelli governativi e industriali.
Un modello per la trasformazione digitale italiana
Il progetto non solo porta una nuova infrastruttura tecnologica nel panorama nazionale, ma rappresenta anche un modello di collaborazione tra pubblico e privato in linea con gli obiettivi dell’Agenda Digitale Europea, che prevede connessioni a 1 Gbps per tutta la popolazione entro il 2030.
Uno sguardo al futuro
La partnership tra FiberCop e Fmc Globalsat apre la strada a nuovi scenari di connettività ibrida che potranno essere replicati in altri Paesi europei. L’unione tra fibra ottica e satelliti LEO consente di superare le barriere fisiche che ancora oggi limitano lo sviluppo delle reti di nuova generazione, promuovendo inclusione digitale, competitività e sostenibilità.
Come ha evidenziato Fazzolari, si tratta di una “pietra miliare storica per il futuro delle telecomunicazioni”, che segna il passaggio verso una rete nazionale più robusta, flessibile e realmente universale.



































































