“L’industria europea delle telecomunicazioni è pronta a fare la sua parte per aiutare i governi e le istituzioni dell’Ue a garantire la sicurezza dei cittadini”. A dirlo è Connect Europe, l’associazione che rappresenta i principali fornitori di connettività nel Vecchio continente, secondo cui le reti e i servizi di telecomunicazione sono essenziali nell’ottica di “rafforzare la protezione dei nostri hub logistici, delle nostre città e dei nostri territori in generale”.
La recente comunicazione congiunta “Preserving Peace – Defence Readiness Roadmap 2030” della Commissione europea e dell’Alto rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza sottolinea l’urgenza di promuovere una “Iniziativa europea per la difesa dai droni”: in questo scenario, Connect Europe sottolinea che le tecnologie di telecomunicazione pronte all’uso possono contribuire alla sua realizzazione.
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Le tecnologie abilitanti
Oggi, in effetti, gli operatori di telecomunicazioni europei forniscono tecnologie abilitanti per droni (e difesa dai droni) attraverso almeno cinque tipi di funzionalità.
La prima riguarda il rilevamento dei velivoli senza pilota, e comprende le tecnologie di identificazione dalle torri di telecomunicazione e quelle di monitoraggio a radiofrequenza/radar per attività illegali.
Ci sono poi i servizi anti-drone, con soluzioni di intercettazione, a partire per esempio da jamming e spoofing, progettate per neutralizzare i droni non autorizzati in aree riservate. Questi sistemi possono essere implementati in aeroporti, infrastrutture critiche, eventi su larga scala e in ambienti di sicurezza pubblica e difesa.
Naturalmente entrano nel novero le piattaforme di connettività e funzionalità di rete, inclusi collegamenti 5G/LTE per droni, mappe di copertura di volo, sim per velivoli senza pilota, edge computing per il controllo a bassa latenza e API per il controllo di volo.
A queste si aggiungono le applicazioni di gestione del traffico, per il tracciamento dei droni in tempo reale tramite reti mobili e gli strumenti per l’uso sicuro dello spazio aereo.
Completano il quadro, infine, le offerte Drone-as-a-Service (Daas), comprese le reti automatizzate “drone-in-a-box”, il monitoraggio industriale e le flotte di droni per emergenze e sicurezza pubblica.
Il ruolo delle telco nello scenario europeo
La necessità di maggiori investimenti in capacità di gestione di droni e anti-droni emerge dal momento che diversi Paesi europei hanno subito non meglio precisate incursioni di droni negli ultimi mesi. Tra questi, Lituania, Lettonia, Danimarca, Norvegia, Romania, Polonia, Estonia, Germania, Francia e Belgio, che hanno subito interruzioni sul loro territorio, anche in aree sensibili come gli aeroporti.
L’industria europea delle telecomunicazioni, composta sia da operatori che da fornitori, si trova secondo Connect Europe, “in una posizione unica per aiutare i governi ad affrontare questa sfida”. Le principali capacità offerte sono legate alle tecnologie, ai prodotti e ai servizi offerti dalle aziende di telecomunicazioni, ma anche – nota l’associazione – alla presenza di circa 526mila siti di macro torri in tutta Europa.
“Sensibilizzare sul ruolo cruciale delle reti e dei servizi di connettività è essenziale per garantire non solo che l’Ue migliori la propria resilienza e sicurezza, ma anche per aumentare la propria competitività nelle tecnologie critiche”, commenta Alessandro Gropelli, direttore generale di Connect Europe.



































































