Coordinare e accelerare gli sviluppi tecnologici e gli investimenti nelle tecnologie dei veicoli connessi e autonomi, puntando in particolare sulle soluzioni basate su software e alimentati dall’intelligenza artificiale.
È questo l’obiettivo dichiarato della European Connected and Autonomous Vehicle Alliance (Ecava), che proprio nei giorni scorsi ha mosso i suoi primi passi. Il 28 ottobre la Commissione di Bruxelles ha ospitato la riunione del comitato direttivo preliminare dell’alleanza: l’incontro, aperto dal vicepresidente esecutivo Henna Virkkunen, ha riunito rappresentanti di alto livello di 26 aziende e associazioni automobilistiche europee leader per definire le priorità strategiche dell’alleanza, facendo seguito al lancio dell’Ecava da parte della presidente Ursula von der Leyen il 12 settembre, nell’ambito del piano d’azione industriale per il settore automobilistico europeo.
L’alleanza, si legge in una nota, “fungerà da forum consultivo strategico, promuovendo la collaborazione in materia di software, chip, intelligenza artificiale e guida autonoma, accelerando l’innovazione e la diffusione. I partecipanti hanno accolto con favore il lancio dell’Ecava in un contesto di crescente concorrenza da parte di attori non europei e di instabilità geopolitica che incide sulle catene di approvvigionamento automobilistiche”.
Indice degli argomenti
I quattro settori su cui si concentrerà l’alleanza
La riunione di fine ottobre, in particolare, ha evidenziato un forte interesse a collaborare in quattro specifici settori. Il primo è quello dei veicoli definiti dal software (Software Defined Vehicles, Sdv), dove si prevede il potenziamento dell’ecosistema open source comune, puntando a una rapida industrializzazione ed esplorando la collaborazione su elementi costitutivi non differenzianti in contesti applicativi come la guida autonoma.
C’è poi l’ambito dell’hardware automobilistico. Qui l’Ecava punta al rafforzamento delle capacità attraverso una maggiore cooperazione sulle piattaforme di calcolo e sui chiplet, in coordinamento con l’alleanza sui processori e le tecnologie dei semiconduttori.
Rispetto al tema dell’intelligenza artificiale e del data management, il gruppo di lavoro intende promuovere lo sviluppo congiunto di modelli di AI e della condivisione dei dati, sfruttando le AI factory europee.
Il quarto pillar è quello della diffusione dei veicoli autonomi: l’Ecava si propone di accelerare la diffusione dei veicoli autonomi nell’ambito dell’iniziativa “Autonomous Drive Ambition Cities” annunciata nella strategia “Apply AI”, come parte dei banchi di prova transfrontalieri su larga scala annunciati nel piano d’azione per il settore automobilistico.
Queste attività saranno portate avanti da tavoli tematici, ai quali l’Ecava fornirà un contributo mirato in materia di regolamentazione e sulle iniziative imminenti, quali i dimostratori su larga scala nell’ambito del partenariato per la mobilità connessa, cooperativa e automatizzata, la ricerca e l’innovazione nell’ambito del prossimo quadro finanziario pluriennale, il Chips Act 2.0 e i potenziali progetti importanti di interesse europeo comune sull’IA e sui veicoli puliti, connessi e automatizzati.
Gli approcci tecnici
L’iniziativa europea della piattaforma Sdv combina due approcci tecnici complementari, l’integrazione bottom-up e lo sviluppo middleware top-down. Col primo metodo gli Oem assemblano stack software su misura a partire da elementi costitutivi di software open source di base, come protocolli di comunicazione e moduli di sicurezza. Col secondo si crea un livello middleware standardizzato e di livello automobilistico garantisce una comunicazione sicura e affidabile tra hardware e applicazioni software. Gli stack software Sdv di riferimento sono costruiti a partire dal software open source di base, integrati e testati come piattaforme per specifici settori automobilistici come la guida automatizzata, l’infotainment, la carrozzeria e il telaio o il gruppo motopropulsore.
La funzione strategica dell’Ecava nel nuovo scenario competitivo
Le attività dell’Ecava verteranno sulle collaborazioni a breve termine promosse dall’Ue nei settori dei veicoli definiti dal software, delle architetture hardware di calcolo e dell’elettronica automobilistica, dei modelli di intelligenza artificiale e dello sviluppo, della sperimentazione e dei test della guida autonoma. L’Ecava darà quindi forma alle cooperazioni dell’Ue in tutti questi ambiti, nonché alle attività di standardizzazione correlate.
Si tratta di una azione necessaria affinché l’industria automobilistica europea possa supervisionare i progressi e fornire orientamenti strategici per gli sviluppi tecnologici e la cooperazione tra le parti interessate del settore automobilistico sia sul mercato europeo che su quello globale.
I progetti finanziati con fondi pubblici convergono del resto su un imperativo strategico comune: lavorare per l’integrazione dei risultati del progetto nello sviluppo di serie automobilistiche entro il 2030. La sfida consiste nell’affrontare la concorrenza globale, in particolare da parte delle aziende dell’Asia orientale e degli Stati Uniti che beneficiano di un modello di business “digital native”, dell’adozione precoce, degli aiuti di Stato e della capacità di investire massicciamente in software e tecnologia.
Senza azioni coordinate, l’Europa rischia di rimanere indietro in uno dei suoi settori più strategici. Per sostenere ulteriormente l’innovazione e l’agilità, i processi di finanziamento dovrebbero dunque essere semplificati, riducendo a sei mesi i tempi di redazione delle proposte di partenariato pubblico-privato e di esecuzione dei progetti, limitando il numero di partecipanti, concentrando gli investimenti su risultati tangibili come il software open source e abbassando le barriere all’ingresso per le startup e le pmi.
A sostegno dell’iniziativa, il 4 novembre la Commissione ha pubblicato un invito a presentare proposte nell’ambito del programma Europa digitale per finanziare un segretariato dell’Ecava e una nuova piattaforma di collaborazione per il veicolo del futuro. Le organizzazioni interessate ad aderire all’Ecava possono presentare la loro candidatura entro il 30 novembre per partecipare alla prima tornata di gruppi di lavoro.



































































