La sicurezza dei dati ha raggiunto un punto di svolta critico. Le aziende di tutto il mondo, e quelle italiane non fanno eccezione, si trovano oggi a navigare in un mare magnum di sfide complesse: una crescita esplosiva dei dati, ambienti IT sempre più articolati, costanti rischi interni e, non da ultimo, la rivoluzione dirompente dell’intelligenza artificiale generativa (GenAI).
Il quadro italiano, delineato da recenti ricerche, è allarmante. La perdita di dati non è un’ipotesi remota, ma una realtà concreta per l’88% delle organizzazioni, che nell’ultimo anno ha subito almeno un incidente. Le conseguenze? Impatti devastanti che vanno dalla perdita di fatturato al danno reputazionale per il 95% delle aziende colpite, con un costo stimato per il sistema paese di circa 11,2 miliardi di euro l’anno, secondo Vanson Bourne.
In questo scenario, il recente report di Proofpoint “2025 Data Security Landscape” non fa che confermare questo andamento, cercando di approfondire le cause di questa vulnerabilità, scattando un’istantanea di un panorama che l’AI sta rapidamente ridisegnando.
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L’elemento umano e la proliferazione dei dati: un mix esplosivo
Uno dei temi chiave che emerge con forza è che, nonostante l’evoluzione tecnologica, l’anello più debole della catena di sicurezza resta l’essere umano. Il report globale rivela che gli utenti negligenti sono la causa principale degli incidenti di perdita di dati (54%). Una statistica ancora più eloquente mostra come appena l’1% degli utenti sia responsabile del 76% di questi eventi, evidenziando la necessità di strategie mirate sui comportamenti a rischio.
Questa debolezza è amplificata da una crescita vertiginosa dei volumi di dati. Oltre un terzo delle grandi organizzazioni gestisce ormai più di un petabyte di informazioni. Questa proliferazione incontrollata, soprattutto tra applicazioni cloud e SaaS, rende la protezione dei dati sensibili una delle sfide più ardue per i team di sicurezza, spesso a corto di personale e costretti a destreggiarsi tra sei o più fornitori diversi, perdendo visibilità e controllo.
Il paradosso dell’Intelligenza Artificiale
L’AI si presenta come un’arma a doppio taglio. Da un lato, introduce nuovi rischi, come la fuga di dati tramite strumenti di GenAI. Dall’altro, offre opportunità potentissime per classificare le informazioni, rilevare anomalie e accelerare la risposta agli incidenti.
Tuttavia, emerge un paradosso tutto italiano: mentre le potenzialità dell’AI sono chiare, la sua adozione è frenata proprio da una carente gestione dei dati. Secondo dati dell’Osservatorio Big Data & Business Analytics del Politecnico di Milano, il 74% delle aziende italiane non si sente pronto a implementare tecnologie di AI a causa della mancanza di programmi di data management avanzato. La qualità dei dati è vista come il pilastro per ottenere risultati affidabili dall’AI, ma solo una minoranza di imprese (dal 15% al 32%) può oggi definirsi “AI-ready”, secondo la stessa ricerca. Questa impreparazione non solo impedisce di cogliere le opportunità, ma genera costi e inefficienze.
La via da seguire: una protezione unificata e intelligente
Il quadro è complesso: i team di sicurezza sono sotto pressione, la visibilità sulle minacce interne è limitata e i volumi di dati continuano a crescere. La strada da percorrere, però, è chiara e passa attraverso l’adozione di soluzioni di sicurezza unificate, potenziate dall’AI e incentrate sull’analisi dei comportamenti.
Il 62% delle aziende italiane ha già implementato funzionalità di sicurezza dei dati potenziate dall’AI per classificare le informazioni. Il 34% degli intervistati vede il maggior vantaggio di una soluzione di data security unificata nell’abilitare un utilizzo sicuro e produttivo dell’AI, mentre il 56% ritiene che ridurrà il rischio di perdita di dati. Per le aziende italiane, che scontano un ritardo nella maturità della gestione dati, questo approccio non è solo una strategia di difesa, ma la condizione fondamentale per poter abbracciare in modo sicuro e produttivo la rivoluzione dell’intelligenza artificiale.














































