L’adozione della tecnologia Massive Multiple-Input, Multiple-Output (M-Mimo) si sta rapidamente espandendo dalla Cina e dalla Corea del Sud, dove l’approccio ha costituito la soluzione dominante sin dal lancio del 5G. Con una maggiore flessibilità ed efficienza e un ROI che funziona in più ambienti di implementazione, l’M-Mimo si è evoluto da tecnologia mirata, di nicchia e di fascia alta per le aree urbane, a una soluzione per un’ampia gamma di casi d’uso: aree suburbane e rurali, reti interne e private, trasmissione multibanda, implementazioni a bassa quota per droni connettività Redcap e IoT, Fwa.
Oggi, il Mimo è lo standard predefinito nelle nuove implementazioni wireless, anche se negli anni ’70, quando cominciò la ricerca di base, la tecnologia aveva incontrato un certo scetticismo. L’M-Mimo, che costituisce lo step tecnologico successivo, sta incontrando le medesime perplessità. “I guadagni in termini di capacità sono indiscutibili, ma gli operatori possono giustificare il costo e la complessità maggiori dell’M-Mimo 64T64R o di ordine superiore rispetto all’Mimo 8T8R?”, si interroga il portale Senzafili.com, che ha dedicato un’analisi alle potenzialità dello standard tecnologico nell’era del 5G. “All’ultimo incontro con gli analisti Huawei a Shanghai, abbiamo scoperto come le ultime innovazioni nella gestione dei fasci e nell’efficienza dei costi rendono il ritorno sugli investimenti dell’M-Mimo più interessante”.
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Efficienza, semplicità e flessibilità rafforzano il ROI
L’evoluzione dell’M-Mimo non riguarda solo il numero di canali di ricezione e trasmissione nel sito cellulare. Per renderlo attraente agli operatori, non è sufficiente migliorare le prestazioni. “Un ritorno sugli investimenti elevato è un requisito imprescindibile”, nota Senzafili.com, sottolineando che “l’ultima innovazione di Huawei in ambito M-Mimo, con le soluzioni radio Pano ed EasyAAU, mira ad aumentare l’efficienza, la semplicità e la flessibilità, essenziali per rendere il M-Mimo accessibile in varie aree geografiche e scenari di implementazione, comprese le zone suburbane e rurali”.
La miniaturizzazione dei componenti, i nuovi materiali e il design avanzato dei chipset riducono le dimensioni delle apparecchiature, i requisiti di raffreddamento e di elaborazione, facilitando l’installazione e abbassando i costi di affitto dei siti. L’introduzione del raffreddamento passivo, la gestione migliorata del traffico e della modalità sleep hanno portato a un minor consumo energetico e a una riduzione delle spese operative.
I vantaggi vanno oltre la riduzione delle spese operative. Le apparecchiature più piccole sono più facili e veloci da installare, riducendo il personale necessario per l’installazione e il time-to-market.
Una gestione più flessibile dei fasci e dello spettro
Ogni operatore ha esigenze di implementazione e risorse di spettro diverse, ma tutti devono combinare più bande di frequenza in siti con carichi di traffico, densità e caratteristiche ambientali variabili e spesso devono supportare il 4G legacy oltre alle reti 5G. Poiché lo spettro è sia limitato che costoso, devono anche massimizzarne l’utilizzo.
Le radio Pano di Huawei mirano ad affrontare queste sfide espandendo il supporto multibanda e aggiungendo flessibilità alla gestione del fascio. L’hardware cinese in particolare offre flessibilità nella definizione dell’ampiezza e dell’inclinazione del settore orizzontale e verticale, il che può aumentare l’utilizzo dello spettro, il raggio di copertura e la capacità, migliorando l’esperienza dell’utente.
La sua capacità di espandere l’ampiezza del fascio orizzontale dell’M-Mimo da 120° a 180° consente di ottenere una copertura a 360° con solo due settori, rendendo l’M-Mimo più conveniente e interessante per le aree suburbane e rurali. Gli operatori possono regolare l’inclinazione per massimizzare la copertura o ridurre al minimo le interferenze, e possono farlo in modo indipendente per ciascuna frequenza.
La maggiore efficienza del singolo sito cellulare riduce i costi di investimento e di esercizio complessivi della rete, poiché gli operatori hanno bisogno di un numero inferiore di siti cellulari per raggiungere gli stessi obiettivi di capacità e copertura. Ciò è fondamentale nelle aree in cui non è fattibile o è troppo costoso aggiungere nuovi siti cellulari.
In combinazione con l’ottimizzazione e l’automazione dell’intelligenza artificiale, gli operatori possono così passare da una gestione 2D a una gestione 3D delle loro risorse di spettro, consentendo loro di individuare con maggiore precisione i dispositivi ovunque si trovino, espandere la copertura e migliorare le prestazioni periferiche. La copertura 3D sta emergendo come un requisito fondamentale per supportare nuovi servizi come i droni a bassa quota con requisiti di copertura specifici.
Cosa riserva il futuro
L’M-Mimo continua ad evolversi con le soluzioni Extremely Large Antenna Arrays (Elaa) e una gestione dei fasci AI più avanzata che supporta un numero maggiore di antenne e rafforza il coordinamento del traffico su più siti cellulari. “Queste innovazioni aumenteranno ulteriormente la capacità, l’efficienza e l’adattabilità e consentiranno il supporto di nuovi servizi”, nota Senzafili.com, secondo cui la tecnologia M-Mimo “sarà un fattore determinante per il successo dell’adozione del rilevamento, a partire dal 5G e con l’espansione al 6G, poiché i grandi array di antenne migliorano la precisione di localizzazione, fondamentale per molti casi d’uso del rilevamento. Le ultime innovazioni in termini di flessibilità ed efficienza, insieme a un ROI più elevato, ampliano l’attrattiva dell’M-Mimo in tutti gli scenari di implementazione”.













































