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Quantum computing, Ibm e Cisco: avanti tutta sulle reti fault-tolerant



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Al via una fase strategica per il settore telco. Deadline: gli early 2030s. La partnership segna un punto di svolta per l’evoluzione delle infrastrutture di rete, aprendo scenari di sicurezza e capacità computazionale mai visti prima

Pubblicato il 1 dic 2025



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Il Quantum computing entra nella fase strategica per il settore telco: Ibm e Cisco annunciano un piano congiunto per creare una rete di computer quantistici fault-tolerant su larga scala, con obiettivo fissato agli early 2030s. La partnership segna un punto di svolta per l’evoluzione delle infrastrutture di rete, aprendo scenari di sicurezza e capacità computazionale mai visti prima.

Quantum computing: la strategia Ibm-Cisco per reti fault-tolerant

Il progetto congiunto tra Ibm e Cisco mira a costruire una rete di computer quantistici fault-tolerant capace di garantire resilienza e continuità operativa. L’obiettivo dichiarato è ambizioso: creare un’infrastruttura che possa sostenere applicazioni critiche in ambito telecomunicazioni, finanza e difesa, riducendo i rischi legati agli errori di calcolo tipici dei sistemi quantistici attuali.

Le due aziende hanno fissato la roadmap per i primi anni 2030, periodo in cui si prevede il passaggio da prototipi sperimentali a sistemi operativi su larga scala. “La fault tolerance è il vero game changer per il quantum computing”, ha dichiarato un portavoce Ibm, sottolineando come la collaborazione con Cisco sia fondamentale per integrare capacità di rete e sicurezza.

Quantum computing e telco: impatti sul settore

L’ingresso del quantum computing nelle architetture di rete rappresenta una sfida e un’opportunità per gli operatori telco. La possibilità di gestire calcoli complessi in tempi ridotti apre la strada a servizi avanzati di crittografia quantistica, indispensabili per proteggere le comunicazioni in un contesto di minacce cyber sempre più sofisticate.

Cisco, leader nelle soluzioni di networking, porterà nel progetto la propria expertise in interconnessione e gestione di reti ad alta affidabilità, mentre Ibm metterà a disposizione le competenze maturate con la piattaforma Quantum System One. L’obiettivo è creare un ecosistema in grado di supportare applicazioni mission-critical, con performance superiori rispetto alle tecnologie classiche.

Quantum computing: roadmap e sfide tecnologiche

La realizzazione di reti fault-tolerant richiede progressi significativi su più fronti. In primo luogo, la correzione degli errori quantistici: oggi i qubit sono estremamente sensibili alle interferenze, con tassi di errore che limitano la scalabilità dei sistemi. Ibm sta lavorando su algoritmi di error correction e architetture modulari, mentre Cisco si concentra sull’integrazione di protocolli di rete sicuri e resilienti.

Un altro elemento chiave è la standardizzazione delle interfacce tra computer quantistici e infrastrutture classiche. Senza interoperabilità, il rischio è di creare silos tecnologici che frenerebbero l’adozione su larga scala. Le due aziende hanno annunciato la creazione di un consorzio aperto per definire linee guida comuni, coinvolgendo operatori telco e fornitori di servizi cloud.

Quantum computing e sicurezza: il ruolo della crittografia post-quantum

L’avvento del quantum computing impone una revisione radicale dei modelli di sicurezza. Gli algoritmi crittografici attuali, basati su fattorizzazione e logaritmi discreti, saranno vulnerabili ai calcoli quantistici. Per questo Ibm e Cisco stanno investendo in soluzioni di crittografia post-quantum, già oggetto di standardizzazione da parte del Nist.

“La sicurezza è il pilastro di questa trasformazione”, ha dichiarato un dirigente Cisco. “Le reti fault-tolerant non sono solo una questione di performance, ma di protezione dei dati e continuità operativa”. L’integrazione di protocolli quantistici nelle reti telco sarà cruciale per garantire resilienza contro attacchi futuri.

Quantum computing: impatti economici e scenari di mercato

Secondo le stime di Idc, il mercato del quantum computing potrebbe superare i 10 miliardi di dollari entro il 2035, con applicazioni che spaziano dall’ottimizzazione delle reti alla simulazione di materiali per l’industria. Per gli operatori telco, la sfida sarà trasformare questa tecnologia in servizi monetizzabili, evitando che resti confinata ai laboratori di ricerca.

La partnership Ibm-Cisco si inserisce in un contesto di forte competizione globale, con player come Google, Microsoft e startup specializzate che stanno accelerando lo sviluppo di soluzioni quantistiche. L’Europa, attraverso programmi come EuroQci, punta a creare un’infrastruttura di comunicazione quantistica sicura, mentre in Asia si moltiplicano gli investimenti pubblici e privati.

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