In calo la spesa IT delle banche ma l’Abi crede nell’innovazione

Secondo i dati del rapporto “Scenario delle tecnologie in banca” quest’anno un terzo degli istituti di credito taglierà i budget per l’hi-tech a causa della crisi, ma l’11% li aumenterà. Sabatini: “Tecnologia e innovazione i pilastri su cui costruire il futuro”

Pubblicato il 23 Mar 2010

In calo la spesa IT delle banche ma l’Abi crede nell’innovazione

Finora gli investimenti in innovazione delle banche italiane hanno
retto alla crisi. Ma nel 2010 la difficile congiuntura economica
comincerà a pesare anche sui budget per l’Ict.
Secondo i dati del rapporto “Scenario delle tecnologie in
banca”, presentato oggi a Milano da Abi Lab, quest'anno un
terzo delle banche diminuirà la spese Ict di oltre il 5% rispetto
al 2009, mentre l’11% si attende un calo più contenuto. E
tuttavia, il 43% degli istituti di credito prevede di mantenere
costanti gli investimenti ed il restante 11% li stima in crescita.
“Nonostante la congiuntura economica ancora complessa –
sottolinea il direttore generale dell’Abi, Giovanni Sabatini –
tecnologia e innovazione si confermano i pilastri su cui costruire
il futuro del settore bancario, con strumenti, servizi e canali
sempre più moderni, efficienti e sicuri al servizio di famiglie,
imprese e Pubblica Amministrazione”.

Gli fa eco il presidente di Confindustria servizi innovativi e
tecnologici Stefano Pileri secondo il quale ''le banche
sono un grande motore per l'innovazione tecnologica''.
"L'accesso alla banda larga è ancora limitato, le
famiglie che interagiscono online sono solo il 45% e ancora poche
le imprese, circa il 66%  – fa notare Pileri – . Ma PA e banche
potrebbero giocare un importante ruolo, la prima rendendo
obbligatori alcuni tipi di interazione e le seconde rendendo molto
più convenienti i servizi offerti online".

La medaglia dunque è mezza piena anche se il confronto con gli
anni precedenti mostra un andamento al ribasso: nel 2008 infatti il
comparto aveva destinato all'innovazione circa 6,75 miliardi di
euro, il 4,6% in più rispetto all'anno precedente. E nel 2009
la spesa si è mantenuta ai livelli del 2008.

In dettaglio, nel 2008 i servizi di elaborazione sono stati la
prima voce della spesa tecnologica delle banche (31% da società
del gruppo, 19% da società esterne al gruppo). Subito dietro gli
investimenti in software (15%) e quelli nelle telecomunicazioni
(12%). A seguire i costi per l'hardware (9%) e le consulenze
professionali (6%). Tra gli investimenti Ict delle banche, i canali
di accesso ai servizi e la gestione integrata dei rapporti con i
clienti si confermano prioritari, con una rinnovata attenzione a
intercanalità, help desk, call center, rinnovamento di sportelli e
Atm e investimenti in sicurezza.

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