TELECOMUNICAZIONI

Iliad, Reynaud: “Presto per espanderci in Europa, nessun progetto sull’Italia”

Il cfo della società francese smentisce l’avvio di dossier di espansione sul mercato italiano. Sull’investimento di Niel in Telecom: “Veicolo privato, nulla a che vedere con noi”

Pubblicato il 10 Mar 2016

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Abbiamo l’ambizione di uscire un giorno dalla Francia, lo faremo se ha un senso e ovviamente l’Europa è l’obiettivo privilegiato, ma al momento non c’è alcun progetto specifico sull’Italia o su altri Paesi“. Thomas Reynaud, cfo del gruppo francese di telecomunicazioni Iliad, mette a tacere i rumors su una prossima espansione della compagnia fuori dai confini francesi.

“Quota di Niel in Telecom non ci riguarda” – Parlando con la stampa in occasione della presentazione dei risultati di bilancio della società, Rynaud risponde ha risposto così a una domanda su possibili investimenti sul settore in Italia. Riferendosi poi alla partecipazione detenuta in Telecom dal fondatore di Iliad, Xavier Niel, pari al 15,1% tra derivati e posizioni lunghe, il manager del gruppo di Tlc ha sottolineato che l’investimento di Niel costituisce un “veicolo d’investimento personale“, che “non riguarda Iliad“.

Smentite di rito o meno, da tempo si parla di un allargamento dei confini operativi del gruppo Iliad. A fine gennaio il Financial Times ha rivelato che la compagnia avrebbe avanzato al regolatore del Regno Unito una richiesta “preliminare” per entrare nel mercato delle comunicazioni.

Al momento occhi puntati su Orange-Bouygues – Per ora dunque Iliad preferisce concentrarsi su quanto accade in casa propria, ossia sulle trattative di Orange per l’acquisizione di Bouygues Telecom che prevede una ripartizione degli asset, per motivi di antitrust, con gli altri due operatori transalpini, ovvero la stessa Iliad-Free e Sfr. “Una trattativa complessa“, l’ha definita Reynaud, a cui la compagine francese guarda con interesse anche perché Niel punta soprattutto rilevare una parte delle frequenze e della rete di Bouygues Telecom.

È importantissimo per noi recuperare altre frequenze in Francia – ha sottolineato il cfo -. Questo permette di rendere credibili i nostri obiettivi di quote di mercato a lungo termine. Abbiamo ancora molte cose da realizzare in Francia”. Una mossa dettata dalla volontà di centrare gli obiettivi di gruppo, ossia una quota di mercato del 25% sia nel mobile sia nella banda larga. Inoltre, entro fine 2016, la compagnia transalpina punta anche ad arrivare a una copertura 4G di circa il 75% della popolazione francese.

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