INNOVAZIONE

Automotive, Exprivia porta a bordo la cybersecurity “smart”

La nuova piattaforma di Intelligenza artificiale punta a contrastare gli attacchi informatici a server e app dei veicoli connessi. Modello “detection & response” per il riconoscimento di anomalie

Pubblicato il 22 Giu 2022

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Intelligenza artificiale al centro della nuova piattaforma lanciata da Exprivia per la cybersecurity dell’automotive. Obiettivo scongiurare attacchi informatici su autovetture sempre più digitali e connesse. La prima applicazione deburra nel Vehicle-Soc di Macnil GT Alarm, produttore di sistemi IoT e antifurti satellitari auto con sede a Gravina in Puglia (BA).

La “detection” della piattaforma

La piattaforma proprietaria di Threat Intelligence sulla cybersecurity è uno strumento provvisto di Intelligenza Artificiale che consente di individuare e analizzare eventuali minacce ai sistemi digitali degli autoveicoli attraverso un’analisi condotta h24, 7 giorni su 7.

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A rischio possono essere i server a cui i veicoli si collegano o le app mobile per gestire le auto a distanza, o ancora i sistemi Bluetooth. La piattaforma consente la prevenzione, il monitoraggio e il riconoscimento delle anomalie ai sistemi, con la possibilità di intervenire tempestivamente e in modo adeguato per bloccare un attacco al mezzo. L’intervento può contrastare il furto di dati sensibili o l’acquisizione del controllo della guida da parte di un soggetto terzo e scongiurare incidenti.

Vulnerabilità in aumento con l’auto connessa

“Con la rivoluzione digitale che sta attraversando il mondo automotive investire nella sicurezza informatica è diventata una priorità – dice Domenico Raguseo, direttore Cybersecurity di Exprivia –. Sugli autoveicoli ci sono un elevato numero di sensori, attuatori e unità di controllo estremamente intelligenti, collegati spesso mediante protocolli open. Possono essere considerati dei veri e propri data center in itinere, esposti a elevate vulnerabilità e attaccabili in qualsiasi momento per motivi differenti”.

Le autovetture moderne saranno dotate di tecnologie sempre più sofisticate, per facilitare non solo un maggiore dialogo tra di esse, ma anche tra queste e tutto l’ecosistema che consente al mezzo di funzionare (dalle officine alle fabbriche di produzione, ai fornitori dei sistemi di allarme).

“La necessità di aumentare i fattori protettivi contro le minacce informatiche – spiega ancora Raguseo – consente di garantire l’efficienza di tutti i sistemi a bordo, quanto in particolare di salvaguardare l’incolumità di chi viaggia. Inoltre anche le recenti normative europee sui nuovi modelli automobilistici sono orientate a innalzare il livello di sicurezza cyber nell’ottica dello sviluppo di una mobilità sostenibile che risponda a standard di omologazione tanto tecnico-amministrativa, quanto informatica”.

Nuovi standard per la security in auto

“Nell’era delle connected cars, il V-Soc GT Alarm definisce un nuovo standard nella sicurezza cyber-fisica dei veicoli e delle infrastrutture ad esso connesse – dice Mario Direnzo, responsabile Ricerca&Sviluppo di Macnil GT Alarm –. Tecnologia, metodologia e competenza sono alla base del nostro V-SOC, orientato alla proposizione di nuove logiche di detection & response degli attacchi informatici remoti per la riduzione dei rischi su privacy, sicurezza del conducente e continuità del servizio”.

Exprivia ha già all’attivo, nel quartier generale del Gruppo a Molfetta, un proprio Security Operation Center per la sicurezza di aziende, istituzioni e Pubblica Amministrazione. Ha inoltre implementato al suo interno un Osservatorio sulle minacce informatiche in Italia.

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