LA TRIMESTRALE

Exprivia conferma la crescita, ricavi a quota 43,8 milioni

Approvato il resoconto intermedio di gestione. Fatturato in aumento del 7,2% mentre l’Ebitda si attesta a 5,9 milioni contro i 4,7 del 2021. Incremento nei settori Difesa e aerospazio, Finanza e assicurazioni, Sanità e PA. Ma è flessione sul fronte Telco&Media

Pubblicato il 12 Mag 2022

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Exprivia approva il resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2022 e conferma la propria crescita. Nel primo trimestre crescono i ricavi e tutti gli indici di produttività. L’azienda registra ricavi in crescita del 7,2% nei primi tre mesi dell’anno, attestandosi a 43,8 milioni rispetto ai 40,9 milioni del 2021. Crescita in tutti i settori di mercato serviti, tranne Telco&Media a causa della riorganizzazione che coinvolge i principali operatori e i loro piani di investimento, e Oil&Gas.

Segno “più” per tutti gli indicatori di redditività

Positivi, fa sapere una nota dell’azienda, “tutti gli indicatori di redditività del periodo”. In particolare nel primo trimestre dell’anno l’Ebitda è in miglioramento attestandosi a 5,9 milioni, in incremento del 24,2% rispetto ai 4,7 milioni del 2021, l’Ebit si attesta a 4,3 milioni in incremento del 40,6% rispetto ai 3,1 milioni del 2021, il risultato ante imposte a 3,8 milioni in incremento del 62,3% rispetto a 2,3 milioni del 2021.

La Posizione Finanziaria Netta è pari a -32,4 milioni rispetto a -26,5 milioni al 31 dicembre 2021 e a -40,5 milioni del 31 marzo 2021 in miglioramento quindi, rispetto a quest’ultima, di 8,1 milioni.

La crescita nei mercati

I risultati conseguiti nel primo trimestre dell’anno, si legge ancora nella nota, “confermano l’efficacia delle strategie del gruppo, pur nel contesto dell’incertezza macroeconomica“. Il gruppo Exprivia è cresciuto in tutti i settori di mercato serviti, come Difesa e Aerospazio, Banche, Finanza e Assicurazioni che registra un +17,5%, e il recupero del settore Industria con un +12%.

Continua la crescita del mercato della Sanità e PA trainati dalla partenza degli investimenti previsti dal Pnrr, mentre si rilevano flessioni negative nei settori dell’Oil&Gas che, nonostante gli aumenti senza precedenti dei prezzi dell’energia, rileva una diminuzione della domanda della stessa nel primo trimestre 2022 nello scenario caratterizzato dalla frenata della produzione industriale, e Telco&Media per via della riorganizzazione che coinvolge i principali operatori e i loro piani di investimento.

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