L’analisi dei big data per tenere sotto controllo e rendere progressivamente sempre più sicure le infrastrutture critiche nazionali. E’ il principio di cybersecurity su cui si basa Obserbot, (observer+robot), il software messo a punto da Enea attraverso il quale sarà possibile acquisire ed elaborare tutte le informazioni provenienti dal web sui danni registrati dalle infrastrutture critiche a causa di guasti, incidenti o attacchi hacker. Progettato da un team di ricercatori dell’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, sarà presentato domani a Roma in occasione del convegno “Big Open data analysis”.
“Si tratta di un software in grado di osservare in maniera totalmente automatizzata la rete grazie alla potenza della nostra infrastruttura di calcolo Eneagid/Cresco e alla rete nazionale a banda ultralarga Garr – sottolinea Vittorio Rosato, responsabile del Laboratorio Enea di Analisi e protezione delle infrastrutture critiche – Tra le novità la possibilità di acquisire i dati anche da social network, agenzie di stampa e blog. L’analisi di queste informazioni è molto delicata – spiega – perché queste fonti richiedono una verifica approfondita del contenuto ma restituiscono una conoscenza diretta dello stato delle infrastrutture grazie alle informazioni messe in rete dagli utenti stessi, il cosiddetto fenomeno del crowdsourcing. In questo modo inauguriamo anche un nuovo modo di ascoltare i cittadini e di renderli proattivi nel favorire la sicurezza e la protezione della collettività e dei servizi essenziali”.
“Grazie ad Obserbot – aggiunge sul sito dell’agenza il ricercatore Gregorio D’Agostino, alla guida del team che ha sviluppato il software – ora siamo in grado di individuare gli influencer, ossia quelle persone che più di altre contribuiscono alla formazione delle opinioni e degli interessi generali, e di misurare la tendenza dei navigatori virtuali ad essere influenzati”.
Obserbot – spiega l’Enea – consentirà di realizzare una piattaforma in continua espansione capace di arricchirsi, in modo del tutto automatizzato, con le informazioni su incidenti e blackout alle infrastrutture critiche pubblicate online dagli utenti. Leinformazioni saranno così classificate accuratamente sulla base dei criteri elaborati insieme al centro di ricerca olandese Deltares in base a tipologia di evento e di infrastruttura colpita, località interessata, tempistica e danni conseguenti.