SICUREZZA

Privacy online, italiani “apatici”: password poco sicure e annotate su fogli volanti

Oggi il World Password Day per aumentare la consapevolezza sull’importanza di proteggersi da attacchi hacker. Ma secondo Norton gli italiani scelgono credenziali troppo semplici e il 40% le annota su carta. McAfee: il 32% degli utenti globali dimentica una parola chiave una volta alla settimana

Pubblicato il 03 Mag 2018

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Italiani “apatici” quando si tratta di scegliere una password e dispositivi non adeguatamente protetti. In occasione del World Password Day per aumentare la consapevolezza sulla privacy e sulla sicurezza online sono molti gli studi che raccontano quanta strada ci sia ancora da fare su questo fronte.

Secondo Norton una diffusa apatia nella creazione delle password sta compromettendo in misura sempre maggiore i dispositivi utilizzati in casa. Password spesso troppo semplici o conservate con poca cura: un utente su sei ammette di utilizzare la stessa password per tutti i propri account. Con 1.4 miliardi fra email personali e password in vendita sui siti del dark web solo lo scorso anno, utilizzare più volte la stessa password presenta dei rischi notevoli. Il 50% degli italiani ammette di condividere la password di un account o di un dispositivo: il 33% condivide la password dei dispositivi connessi in casa, mentre “solo” il 27% condivide la password del proprio smartphone, il 32% la password del portatile, e il 27% quella degli account per i servizi di streaming. Il 40% degli italiani annota la password e i dati di login su un pezzo di carta, e più di una persona su 10 conserva le password in un file sul proprio computer o sul proprio smartphone.

Gli attacchi ai dispositivi IoT sono cresciuti del 600% lo scorso anno grazie anche all’utilizzo di password deboli o di quelle fornite dai produttori dei dispositivi e mai cambiate dall’utente, che consentono ai criminali informatici di piratare dispositivi quali router, Dvr, antenne satellitari e sistemi d’allarme.

Privi di una adeguata protezione anche i wearable e dispositivi casalinghi connessi alla rete lasciati privi di protezione: se è vero che molti utenti proteggono smartphone, laptop e Pc utilizzando una password, è altrettanto vero che i wearable e i dispositivi casalinghi connessi alla rete, sono spesso lasciati privi di protezione. Il Cyber Security Insights Report, ricerca condotta da Norton su oltre 21.000 utenti in tutto il mondo, ha evidenziato che in Italia solo la metà degli utenti protegge con una password i propri wearable (50%) e i propri sistemi di Home Theater collegati in rete (49%); leggermente più alta, invece, la percentuale di chi protegge le console di giochi (58%).

Secondo una ricerca della società di sicurezza McAfee, gli utenti hanno in media 23 account online per cui è necessaria una password, ma utilizzano solo 13 password uniche per questi account. Il modo più comune per ricordare le parole chiave è quello di tenere una lista scritta o digitale di tutte (52%), il 31% utilizza solo due o tre password per tutti i propri account, in modo da poterle ricordare più facilmente. Inoltre, secondo il sondaggio, il 32% degli utenti dimentica una parola chiave una volta alla settimana, mentre il 14% la dimentica più volte alla settimana. Dopo aver scordato una password, il 16% cerca di indovinarla fino a quando l’account non viene bloccato.

Nel 2017 al primo posto delle parole chiave resta la sequenza “123456”, segue poi un altro grande classico come “password”. Tra i consigli di McAfee agli utenti, l’utilizzo di password diverse per i propri account online ma anche l’abbinamento di altre tecniche di autenticazione come la scansione delle impronte digitali e il riconoscimento facciale e vocale.

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