INVESTIMENTI

5Lion scommette sull’italiana Horus: sul piatto 900mila dollari

L’investimento destinato allo sviluppo di un dispositivo wearable per ipovedenti e non vedenti che debutterà sul mercato il prossimo autunno

Pubblicato il 14 Gen 2016

F.Me

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5Lion Holdings scommette su Horus Technology e investe 900mila dollari. Obiettivo: sviluppare prodotti di robotica, health tech e realtà aumentata per ipovedenti e non vedenti.

Oltre l’80% degli investimenti sarà dedicato alla ricerca e sviluppo, concretizzando tale sforzo in un dispositivo wearable in grado di elaborare le informazioni catturate attraverso sofisticati sensori e di trasmetterle sotto forma di stimoli uditivi grazie alla conduzione ossea.

Il prodotto sarà commercializzato nell’autunno 2016 ed è in attesa di brevetto. “Siamo entusiasti di entrare a far parte di Horus Technology, una giovane azienda ad altissimo potenziale. Senza dubbio cresceranno esponenzialmente e aiuteranno milioni di persone a rinconquistare la loro indipendenza -dice Andrew Welters, Chairman e ceo di 5Lion. “Crediamo di poter supportare Horus Technology non solo finanziariamente ma anche con il nostro network ed esperienza nel settore”, ha dichiarato Nicholas Michalak, presidente di 5Lion.

“Siamo molto lieti di avere al nostro fianco partner del calibro di 5Lion, assolutamente in linea con la nostra strategia futura. Siamo certi che grazie a questo investimento avremo il supporto necessario per il nostro ingresso anche sul mercato nordamericano”, commenta Saverio Murgia, ceo di Horus Technology.

L’investimento è stato seguito da Gianni, Origoni, Grippo, Cappelli & Partners e da Walder Wyss Ltd in veste di legal advisor, Andrea Giannone come financial advisor indipendente di 5Lion. Horus Technology è stata assistita da Centrally quale legal advisor e da Widening SpA, con i General Partner Francesco Magagnini e Francesco Lato, quale venture advisor.

Nel 2015 Horus Technology è cresciuta del 400% grazie a importanti riconoscimenti internazionali del mondo venture – quali Unicredit Startlab, Ibm Smartcamp e Eit Digital Idea Challenge – e al successo di una campagna di crowdfunding sulla piattaforma di Tim Wcap, il programma di accelerazione di Telecom Italia al quale la startup ha preso parte nel 2014.

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