Acquisizione Cisco-Tandberg verso la decisione finale

Cisco fissato a domani la deadline per l’adesione all’offerta da parte della società norvegese di videocomunicazione. Una minoranza dell’azionariato non è ancora convinta per l’ok

Pubblicato il 02 Dic 2009

Tandberg, l’azienda norvegese della teleconferenza, ha reso noto
che Cisco Systems ha esteso il periodo di adesione per la sua
offerta d’acquisto. L’offerta presentata dal gruppo americano,
pari a 19 miliardi di corone norvegesi (3,35 miliardi di dollari),
scadrà dunque, secondo i nuovi termini, alle 16,30 (ora di
Greenwich) del 3 dicembre, mentre il precedente periodo di adesione
terminava il 1 dicembre.

La Cisco ha alzato la sua offerta in contanti lo scorso mese per
l’acquisizione di Tandberg portandola a 170 corone per azione e
ha fatto sapere che al momento si tratta dell’offerta definitiva.
Inoltre, l’americana ritirerà la sua proposta se non
raggiungerà, come desidera, il consenso del 90% dell’azionariato
Tandberg.

L’offerta di Cisco per acquisire Tandberg è stata presentata a
inizio ottobre, inizialmente con un prezzo di 153,50 corone
norvegesi per share, una valutazione di 3,08 miliardi di dollari
per la società che produce apparati di videoconferenza e un premio
dell’11% rispetto al prezzo di chiusura del titolo Tandberg il 30
settembre.

Il cda e il management dell’azienda norvegese hanno risposto
favorevolmente alla proposta di Cisco, ma hanno fatto sapere che
diversi azionisti di minoranza di Tandberg respingevano
l’offerta. Secondo quanto riportato il 15 ottobre dalla società
di brokeraggio svedese Seb Enskilda, rappresentante dei proprietari
del 24% delle azioni Tandberg, l’offerta veniva rifiutata perché
il premio era considerato inadeguato.

La Cisco ha dunque alzato la valutazione per azione e ora lascia
anche più tempo a Tandberg per decidere. Da parte sua,
l’americana non ha dubbi: vuole espandersi in 30 nuovi segmenti
di business e la video-conferenza è uno di questi. Secondo Cisco,
ciascuna di queste nuove aree strategiche potrebbe produrre 1
miliardo di dollari l’anno di entrate.

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