IL DECALOGO

Acquisti online, diritto di recesso entro 14 giorni

Prosegue la campagna d’informazione sul Decalogo di garanzia elaborato dall’Antitrust in base alla normativa europea “Consumer Rights”: più tutele per i consumatori ed estensione del periodo per cambiare idea su una transazione via Internet

Pubblicato il 05 Gen 2015

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Stop a spese e costi nascosti su Internet, maggiore trasparenza dei prezzi, divieto delle caselle preselezionate sui siti web. Sono le tre prime regole del Decalogo di Garanzia per gli acquisti online messo a punto dall’Antitrust mentre prosegue sui canali Rai la campagna della stessa Authority e della Commissione Europea per tutelare i diritti dei consumatori.

Gli altri punti principali del testo riguardano il periodo di 14 giorni per cambiare idea su un acquisto; maggiori diritti di rimborso; introduzione di un modulo di recesso standard per tutta l’Unione europea; eliminazione di sovrattasse per uso di carte di credito e assistenza telefonica; informazioni più chiare sulle spese di restituzione delle merci; più tutele per i consumatori negli acquisti digitali; più tutele e norme comuni anche per le imprese.

Il decalogo è l’applicazione da parte dell’Antitrust della nuova normativa europea ”Consumer Rights”, che coglie molti aspetti della vita quotidiana di milioni di persone: lo sottolinea la stessa Autorità in una nota in cui osserva come in particolare è stata sostituita integralmente la parte del Codice del Consumo che riguarda i contratti negoziati sia dentro sia fuori i locali commerciali, i contratti a distanza, il nuovo regime sanzionatorio e la disciplina rimborsi “accelerati” del diritto di recesso.

Sull’applicazione della direttiva europea recepita dal decreto legislativo n.21 del 21 febbraio 2014 sui contratti stipulati dal 14 giugno 2014 vigila l’Antitrust. a cui è stata affidata in via esclusiva la competenza in materia di pratiche commerciali scorrette anche nei settori regolati. Sui provvedimenti l’Antitrust deve acquisire il parere delle Autorità di regolazione competenti.

La direttiva, entrata in vigore a giugno, introduce anche nuovi obblighi informativi precontrattuali. Il consumatore deve ricevere informazioni che riguardano il venditore (compreso un recapito telefonico o un indirizzo e-mail o altro canale che permetta un contatto rapido), il bene acquistato, le modalità di pagamento, la garanzia legale e il diritto di recesso in caso di contratti conclusi a distanza e di contratti negoziati fuori dei locali commerciali.

La novità più importante per l’acquirente riguarda il diritto di ripensamento nei contratti conclusi a distanza e fuori dai locali commerciali: il consumatore ha il diritto, qualora reputi che il bene acquistato non lo soddisfi oppure non abbia le caratteristiche richieste, di recedere dal contratto senza dover fornire alcuna giustificazione al venditore entro un termine più ampio, dai precedenti 10 a 14 giorni. E nel caso in cui il consumatore non sia stato preventivamente informato sul diritto al ripensamento, il diritto di recesso viene esteso di ulteriori dodici mesi per il periodo complessivo di 1 anno e 14 giorni.

In caso di recesso, il venditore ha un numero inferiore di giorni (dai precedenti 30 agli attuali 14 giorni) per restituire le somme versate dal consumatore. Quest’ultimo invece disporrà di più tempo – 14 anziché 10 giorni – per restituire il bene. Inoltre, da ora in poi il venditore è ritenuto responsabile per l’eventuale danneggiamento o perdita del bene fino a quando questo non sia consegnato materialmente all’acquirente. Sono anche scattate nuove regole sui contratti conclusi a distanza, ad esempio al telefono, e fuori dai locali commerciali: il venditore è ormai sempre obbligato a far confermare al consumatore l’offerta per iscritto.

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