Agid, si dimette Alessandra Poggiani

Contattata dal nostro giornale la manager spiega i motivi: “Ritengo che il grosso del mio lavoro sia stato portato a termine con il varo del piano banda ultralarga e Crescita digitale. Ora porterò il mio contributo sul territorio”. Si candiderà in una lista di appoggio alla candidata del Pd in Veneto, Alessandra Moretti

Pubblicato il 28 Mar 2015

Federica Meta

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Alessandra Poggiani lascia le redini dell’Agenzia per l’Italia digitale. Stando a quanto risulta a CorCom rassegnerà ufficialmente le sue dimissioni al ministro della PA e Semplificazione, Marianna Madia, nella serata di oggi. La manager lascia dunque la guida dell’Agenzia a meno di unno dal suo insediamento: il decreto di nomina era stato firmato il 31 lugio 2014.

Contattata dal nostro giornale, Poggiani spiega le motivazioni che l’hanno portata a lasciare l’Agid: “Ho ritenuto che la parte più importante del mio lavoro sia stata portata a termine con il varo del piano Crescita Digitale e della strategia per la Banda ultralarga. Ora porterò il mio contributo sui territori”. Poggiani infatti si candiderà in Veneto in una lista di appoggio alla candidata del Pd, Alessandra Moretti.

Rispetto a quanto riportato da Wired che ha descritto una Poggiani stanca e delusa per l’imposssibilità di cambiare le politiche del digitale, la manager ci tiene a precisare: “Non sono stanca, anzi ho intenzione di mettere la mia energia a disposizione del Veneto. E non è vero che non si possono cambiare le politiche per l’innovazione: lo dimostrano i due piani appena varati dal governo, Crescita Digitale e Strategia Ultrabroadband, Vorrei ricordare anche il successo della fatturazione elettronica verso la Pubblica mministrazione centrale e che diventerà obbligatoria nella PA locali il 31 marzo nonché gli sforzi messi in campo per dare avvio ai progetti di identità digitale e anagrafe unica. La macchina si è rimessa in moto, come del resto si è potuto vedere anche a livello territoriale con il succeso delle iniziative dei digitl champion locali.”. Amareggiata, Poggiani, in effetti lo è. Non per quanto ha potuto ottenere in questi mesi alla guida di Agid, quanto perché “si è voluta cogliere l’occasione delle mie dimissioni, motivate dalla scelta di intraprendere una nuova sfida nel mio territorio, per vedere il bicchiere mezzo vuoto. Secondo me, invece, è mezzo pieno. Certo, molto cose restano ancora da fare, ma è con positività che si può guardare al futuro”.

E quasi a voler smentire le tensioni all’interno del “team” che il premier Matteo Renzi ha scelto per guidare l’Agenda digitale, Poggiani su Facebook ha tenuto a ringraziare “tutti i colleghi di Agid, Paolo Barberis, Riccardo Luna Stefano Quintarelli Paolo Coppola”.

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