Secondo il nuovo studio di Accenture, la sovranità nell’intelligenza artificiale è diventata una priorità strategica per l’Europa. La spinta verso un controllo più solido sui dati e sulle infrastrutture tecnologiche si intreccia con l’obiettivo di mantenere competitività e innovazione. In questo scenario, l’Italia emerge tra i Paesi leader: il 71% delle organizzazioni nazionali prevede di aumentare gli investimenti in soluzioni di IA sovrana nei prossimi due anni, subito dopo la Germania (73%) e davanti a Svizzera (64%) e Spagna (63%).
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Il paradosso europeo e la sfida della competitività
“L’Europa si trova davanti a un paradosso”, ha dichiarato Mauro Macchi, CEO Accenture EMEA. “Da una parte i suoi leader comprendono la necessità di accelerare l’adozione dell’intelligenza artificiale per stimolare innovazione e crescita, ma dall’altra, poiché la maggior parte delle tecnologie proviene da fuori regione, ritengono che ciò rappresenti un rischio. Un approccio sovrano all’IA può risolvere questo dilemma, permettendo alle organizzazioni europee di proteggere le proprie attività critiche senza rallentare la competitività”.
Il concetto di IA sovrana non si limita alla localizzazione dei dati. Include la creazione di infrastrutture cloud sicure, algoritmi sviluppati in Europa e standard di interoperabilità che garantiscano indipendenza strategica. L’obiettivo è duplice: proteggere le informazioni sensibili e favorire la nascita di campioni tecnologici europei in grado di competere su scala globale.
Italia protagonista nella corsa alla sovranità digitale
Il dato italiano è significativo. La spinta verso l’IA sovrana si inserisce in un percorso già avviato con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che ha destinato risorse alla digitalizzazione e alla sicurezza dei dati. Le imprese italiane vedono nella sovranità tecnologica un fattore chiave per la continuità operativa e la compliance normativa, soprattutto alla luce delle nuove regole europee sull’AI Act.
Il 71% delle aziende pronte ad aumentare gli investimenti indica una consapevolezza crescente: non si tratta solo di adottare strumenti innovativi, ma di farlo in modo sicuro e conforme alle esigenze di governance. Questo approccio è cruciale per settori come finanza, sanità e telecomunicazioni, dove la gestione dei dati è un asset strategico.
Un equilibrio tra controllo e innovazione globale
Lo studio Accenture evidenzia come le organizzazioni europee cerchino un equilibrio tra controllo dei dati e accesso all’innovazione mondiale. Solo il 36% dei progetti di IA e dei relativi dati richiede un approccio sovrano per motivi regolatori o di sensibilità. Tuttavia, il 65% delle imprese riconosce di non poter restare competitivo senza la collaborazione di fornitori tecnologici non europei, mentre il 57% valuta l’utilizzo di soluzioni sovrane offerte sia da provider europei sia extraeuropei.
Questa dinamica spinge verso architetture ibride, in cui la residenza locale dei dati si combina con la capacità di scala e la velocità di innovazione garantite dai grandi player globali. “Un approccio di IA sovrana non significa centralizzare tutto”, ha spiegato Mauro Capo, Digital Sovereignty Lead Accenture EMEA. “L’obiettivo è scegliere il giusto livello di controllo su dati, infrastruttura e modelli, mantenendo al contempo i vantaggi di scala e la velocità d’innovazione offerti da alcuni provider globali”.
Settori più sensibili e roadmap strategica
I settori con requisiti regolatori e dati sensibili sono i più inclini ad adottare soluzioni sovrane. In particolare, il comparto bancario (76%), la pubblica amministrazione (69%) e l’energia (70%) mostrano una forte propensione. Tuttavia, solo il 19% delle organizzazioni considera oggi l’IA sovrana un vero vantaggio competitivo, mentre quasi la metà (48%) la adotta principalmente per motivi di conformità normativa. Inoltre, solo il 16% delle imprese europee ha portato il tema della sovranità dell’IA all’attenzione del CEO o del Consiglio di Amministrazione.
Accenture indica una roadmap per massimizzare il valore dell’IA sovrana: rendere la sovranità una priorità strategica, passare da una visione di mera conformità a una di creazione di valore, espandere l’ecosistema con architetture ibride e integrare la sovranità in ogni livello tecnologico – dai dati alle applicazioni – per garantire resilienza e adattabilità.
Verso un ecosistema europeo dell’IA
Secondo Accenture, la sovranità digitale non è un ostacolo all’innovazione, ma un acceleratore. “Solo con un’economia innovativa e dinamica potremo investire nel rafforzamento dell’ecosistema tecnologico europeo e consentire ai nostri campioni locali di competere su scala globale”, ha aggiunto Macchi. La creazione di piattaforme AI europee, integrate con servizi cloud sicuri e infrastrutture di rete avanzate, è il passo necessario per ridurre la dipendenza da provider esterni.
Il tema si lega anche alla strategia europea per i semiconduttori e alla spinta verso il cloud federato Gaia-X, iniziative che mirano a costruire un’infrastruttura digitale comune. In questo contesto, l’IA sovrana diventa il tassello mancante per completare la catena del valore tecnologico.
Implicazioni per il settore telco e oltre
Per il comparto delle telecomunicazioni, la sovranità AI apre scenari di forte impatto. Le reti di nuova generazione, dal 5G al futuro 6G, richiedono algoritmi per l’ottimizzazione del traffico, la gestione predittiva e la sicurezza. Disporre di soluzioni sviluppate in Europa significa ridurre i rischi di lock-in tecnologico e garantire maggiore trasparenza nei processi.
Ma il tema riguarda anche la pubblica amministrazione, chiamata a gestire dati sensibili dei cittadini, e il mondo industriale, dove l’AI è sempre più integrata nei processi produttivi. La sfida è creare un equilibrio tra apertura all’innovazione globale e tutela degli interessi strategici europei.
Prospettive e criticità
Il percorso verso l’IA sovrana non è privo di ostacoli. Servono investimenti ingenti, competenze specialistiche e una governance chiara. Inoltre, la frammentazione normativa tra i diversi Paesi europei rischia di rallentare la creazione di un mercato unico dell’AI. Tuttavia, i dati dello studio Accenture indicano che la direzione è tracciata: l’Europa vuole essere protagonista nella definizione delle regole e delle tecnologie del futuro.
L’AI sovrana a Telco per l’Italia
Il 3 dicembre prossimo del ruolo chiave dell’AI sovrana per la competitività delle Tlc si discuterà alla winter edition di Telco per l’Italia. Qui il link per la registrazione



































































