SOFTWARE

Alcatel-Lucent, ecco la rete con il pilota automatico

“Motive Dynamic Operations” è una cabina di regia per la virtualizzazione delle funzioni sulla rete (NFV) l’utilizzo condiviso delle risorse sul cloud. Unirà la flessibilità della gestione da software (Sdn) delle connessioni. Intanto all’ecosistema Cloud Band si uniscono 19 nuovi partner

Pubblicato il 06 Giu 2014

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Sarà come avere una rete con il pilota automatico. Alcatel-Lucent ha annunciato una serie di soluzioni per la gestione delle reti che ne automatizzano il funzionamento e “costituiscono la conseguente e necessaria ‘intelligenza’ – si legge in una nota dell’azienda – per le nuove architetture basate su modelli ‘cloud’, che consentono di distribuire le risorse elaborative in modo flessibile, e ‘virtualizzati’, che permettono di svolgere funzioni diversificate su piattaforme tecnologiche standard, con grande risparmio di costi”.

Si tratta per Alcatel-Lucent di una “quadratura del cerchio” mirata ai nuovi trend emergenti della Nfv (Network Functions Virtualization) ed Sdn (Software Defined Networks). Tra le caratteristiche del nuovo ambiente Oss (Operating Support System) di Alcatel-Lucent, chiamato Motive Dynamic Operations, c’è quella “di potersi adattare anche alle piattaforme tecnologiche esistenti – spiegano da Alu – indipendentemente dal fornitore di queste ultime. Un passo atteso dagli operatori di tutto il mondo, anche grazie al suo carattere ‘aperto’, per trasformare nuove brillanti tecnologie in piani d’investimento per il futuro”.

Gli Oss, cioè le piattaforme software di gestione delle reti, sono il loro “pilota” di queste ultime: definiscono modalità operative, di controllo, di manutenzione, e attraverso di loro occorre agire per introdurre nuovi servizi e renderli interoperanti con le sempre più numerose funzioni che risiedono sulle reti. “Virtualizzazione delle funzioni e della mappatura delle reti – spiegano da Alcatel-Lucent – devono fare i conti con la complessità di sistemi di gestione che si traduce in tempi e costi spesso insostenibili. La svolta annunciata da Alcatel-Lucent è esattamente l’anello mancante di questa rivoluzione tecnologica che permetterà di abbattere costi di investimento (con il cloud), di gestione (con la virtualizzazione) e di introduzione di nuovi servizi”.

“Le principali aree di novità – si legge nel comunicato – riguardano soluzioni per la rilevazione e tracciamento di tutte le risorse di rete, la completa automazione dell’Oss, anche ai fini della gestione degli ordini e l’inserimento di nuovi servizi, nonché un ambiente capace di auto-ripararsi e che, grazie a funzionalità di big data analytics, è in grado di introdurre capacità non solo di ripristino automatico della rete ma anche di analisi predittiva”.

Telefònica, uno dei maggiori operatori mondiali di telecomunicazioni – affermano da Alcatel-Lucent – ha già adottato una serie di elementi dell’ambiente Oss di Alcatel-Lucent per automatizzare la gestione di una parte significativa della rete e per il ripristino in caso di malfunzionamenti”.

Con una comunicazione separata, Alcatel-Lucent ha anche annunciato lo sviluppo del CloudBand Ecosystem Program, un’iniziativa di alleanza tra provider tecnologici e di servizi a sostegno del proprio ambiente Nfv di virtualizzazione delle funzioni sulla rete, che potranno così passare da complessi e costosi apparati specializzati a tecnologie più semplici e basate su standard comuni. 19 aziende specializzate in diverse aree entrano a far parte del programma. Tra queste anche specialisti di nuovi servizi su reti mobili e fisse come Radcom, specialisti di ambienti e soluzioni open source come Red Hat, leader nella virtualizzazione dei sistemi come VMware.

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