Alla Leopolda va in scena l’m-payment

L’evento accende i riflettori sui pagamenti del futuro: sabato 25 ottobre un gruppo di lavoro ad hoc. Partecipano Sergio Boccadutri (deputato PD), Marco Di Cosimo, Ad di MoneyNet (gruppo Bassilichi) e Geronimo Emili, presidente del CashlessWay

Pubblicato il 23 Ott 2014

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Alla Leopolda va in scena l‘e-payment. Sabato 25 ottobre alle 15,00 sono in calendiario i lavori del tavolo dedicato ai pagamenti innovativi: “Superare l’ePayment Divide: cultura, sviluppo e regole per la moneta elettronica italiana”. Al gruppo partecipano Sergio Boccadutri, deputato PD e membro della Commissione Bilancio Camera dei Deputati nonché primo firmatario della proposta di legge Disposizioni concernenti la limitazione dell’uso del contante e la promozione dell’impiego della moneta elettronica; Marco Di Cosimo, Ad di MoneyNet (gruppo Bassilichi) e Geronimo Emili, presidente del CashlessWay.

“In Italia l’mPayment crescerà sempre più in futuro di pari passo con la crescente diffusione di smartphone e tablet e sistemi di sicurezza collaudati – evidenzia Boccadutri – Il vero problema in Italia riguarda il collo di bottiglia delle infrastrutture di rete, in particolare delle reti a banda ultra larga mobile. L’obiettivo principale del nostro paese, quindi, è il rapido sviluppo delle reti mobili, che consentiranno a partire dai prossimi anni un processo di accelerazione dell’mPayment già a partire dal 2016″.

Secondo World Payments Report realizzato da Capgemini e Royal Bank of Scotland, la diffusione capillare di smartphone e tablet sta portando alla convergenza fra ePayment e mPayment.

l volume dei pagamenti no-cash (senza contanti) è previsto in crescita del 9,4% nel 2013, per un totale di 366 miliardi di dollari di transazioni. Un trend di crescita sulle ali della diffusione globale di smartphone e tablet, che rispecchia un andamento già registrato anche nel nostro paese.

A trainare il settore dei pagamenti elettronici, secondo il report di Capgemini, è il ricorso sempre più capillare a carte di credito (in crescita del 9,9%), carte di debito (+13,4%) e il decollo dell’mPaymnet soprattutto nei mercati in via di sviluppo come la Cina, che registrano un incremento del 50% delle transazioni no-cash, anche se i volumi rappresentano appena il 25% del valore complessivo a 93 miliardi.

L’uso crescente di smartphone e tablet sta cambiando i connotati dell’ecosistema dei pagamenti cashless e pone nuove sfide per i Payments Services Provider (PSP). Secondo il report, l’mPayment crescerà del 60,8% nel 2015 a fronte di un rallentamento dell’ePayment, che metterà a segno un aumento del 15,9% in seguito alla crescente migrazione degli utenti da pc a smartphone e tablet.

Una sfida aperta per i fornitori di servizi di pagamento virtuale e per gli istituti di credito, che secondo il report dovranno mettere a punto strategie di lungo periodo per accompagnare la trasformazione in atto. Un altro fattore determinante per lo sviluppo dell’ecosistema dei pagamenti mobili riguarda le regole. Secondo il report, serve un nuovo quadro regolamentare sul fronte della concorrenza per consentire lo sviluppo di nuovi servizi come Square, IZettle e Swift.

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