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Amazon espande la logistica: pronta la flotta per la rotta Cina-Usa

La filiale cinese dell’azienda ottiene l’accreditamento come trasportatore marittimo. L’obiettivo è di fornire un accesso preferenziale verso il mercato americano, abbassare i costi di spedizione e sfidare Alibaba

Pubblicato il 26 Gen 2016

A.S.

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Amazon si prepara a solcare gli oceani, e a creare un collegamento diretto con le proprie navi tra la Cina e gli Stati Uniti. La flotta vera e propria ancora non esiste, ma i primi passi di questa strategia sono già stati compiuti, con la richiesta delle controllate cinesi del colosso dell’e-commerce di accreditarsi come trasportatori marittimi verso gli Stati Uniti. Richiesta che, riporta Italia oggi, sarebbe già stata accolta.

In questo modo Amazon passerebbe dalla proprietà e dalla gestione dei magazzini che ha a disposizione in tutto il mondo al controllo della spedizione delle merci, per entrare in un mercato, quello del trasporto marittimo, che è in grado nel suo complesso di muovere un giro d’affari da 350 miliardi di dollari.

In questo modo tra l’altro la società aggiungerebbe un altro tassello nella sua strategia di occuparsi direttamente della logistica, dopo aver costituito un flotta di camion per gestire in proprio le consegne e i contatti già avviati per poter affittare aerei cargo per le spedizioni aeree.

A giustificare un investimento tanto oneroso, che si aggiunge ad esempio all’implementazione allo studio delle consegne veloci tramite droni, c’è la volontà di Amazon di sfruttare tutto il proprio vantaggio competitivo sulla concorrenza: solo con il suo volume d’affari, infatti, si possono affrontare spese tanto ingenti per migliorare il servizio, diminuire i tempi di consegna e di reso, “ammortizzando” i costi per un servizio di dimensioni planetarie.

La mossa di concentrare la propria attività di trasporto navale tra la Cina e gli Stati Uniti, inoltre, sembra fatta apposta per favorire i produttori del paese asiatico semplificando loro l’accesso al mercato statunitense, circostanza che inizia a far emergere qualche preoccupazione dei produttori americani, che temono di vedersi penalizzati da un nuovo marketplace di Pechino “sponsorizzato” dalla società di Seattle.

Da un altro punto di vista, il “trasporto in proprio” dalla Cina potrebbe essere interpretato come un guanto di sfida ad Alibaba, principale concorrente di Amazon sul mercato asiatico, grazie a una piattaforma logistica mondiale per il trasporto su gomma, aereo e nave.

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