E-COMMERCE

Amazon pronta per l’usato digitale

L’Ufficio Brevetti Usa ha assegnato al sito di e-commerce un patent che andrebbe a perfezionare l’offerta e il servizio di “prestito” già attivo per alcune categorie di prodotto

Pubblicato il 13 Feb 2013

Federica Meta

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Dopo “coins”, la moneta virtuale per Kindle Fire, Amazon potrebbe essere pronta a lanciare un’altra novità. Sul negozio virtuale più famoso al mondo potrebbe approdare anche la vendita dell’ usato digitale, dagli e-book alla musica. A fine gennaio – come si legge sul sito dell’Ufficio Usa dei brevetti – al colosso di Seattle è stato assegnato un brevetto sul “mercato secondario per oggetti digitali”.

Inizialmente depositata il 5 maggio 2009, la licenza riguarda un “mercato elettronico per oggetti digitali usati” – fra i quali si citano ebook, audio, video, applicazioni informatiche – acquistati dall’utente. Per l’acquirente, che vende l’usato, si prevede la possibilità di cedere il diritto di accesso a questi contenuti, che vengono cancellati dal suo catalogo personale sia sul dispositivo locale che online. Un ulteriore gradino rispetto a quanto già accade con la possibilità di “prestito” attualmente esistente per alcuni servizi di Amazon: attualmente è infatti possibile “prestare” un libro Kindle a un altro utente, trasferendo temporaneamente la licenza del contenuto sul dispositivo di quest’ultimo. Il brevetto copre anche altri elementi come i limiti sui trasferimenti e l’uso del contenuto di seconda mano.

La novità è per ora un’ipotesi legata all’assegnazione del brevetto, ma potrebbe essere un modo per il colosso di Seattle di perfezionare ancora di più il suo negozio virtuale. Un’opzione, quella della rivendita dell’usato anche digitale, per venire incontro agli utenti in tempi di crisi.

Un servizio simile però unico nel suo genere.Negli Usa, ad esempio, è attivo ReDigi, che consente di comprare e vendere musica digitale “pre-owned” a prezzi scontati. ReDigi ha commentato con una nota la notizia del brevetto Amazon sottolineando che la propria tecnica è diversa da quella indicata nella licenza e sollevando dubbi sulla compensazione di artisti e autori per la vendita secondaria dei loro contenuti.
C’è anche chi solleva dubbi sull’appeal futuro dei beni digitali di “prima mano”: dato che la copia usata di un contenuto di bit è di fatto identica all’originale, alcuni analisti si chiedono se la vendita dell’usato digitale possa in futuro cannibalizzare quella primaria.

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