ANNIVERSARI

Amiga compie trent’anni: presto rivivrà sullo smartphone Pet

Il computer lanciato nel 1985 da Andy Warhol, diventato famoso come console di giochi, è stato tenuto in vita da programmatori e utenti appassionati del mito anni ’80

Pubblicato il 20 Lug 2015

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Amiga compie trent’anni. Era il 23 luglio 1985 quando Andy Warhol durante un evento a New York disegnò un ritratto della cantante Debbie Harry, leader dei Blondie, fotografata con una fotocamera collegata al computer Amiga 1000 e poi modificata utilizzando il potenziale di quel pc che ambiva a sfidare i giganti dell’epoca, in primis il MacIntosh di Apple.

Amiga era una piattaforma informatica originariamente ideata da una piccola compagnia statunitense chiamata Hi-Toro, inizialmente pensata come macchina da gioco dalle grandi capacità grafiche e sonore. Ma, man mano che il progetto avanzava, Hi-Toro incorporò a quella pioneristica ‘console’ per giochi le caratteristiche di un personal computer: capacità multimediali coordinate da un sistema operativo, l’AmigaOS. La Hi-Toro fu poi acquisita, insieme al progetto Amiga, dalla Commodore (che in quel momento godeva del successo del suo modello di computer C64) che commercializzò il prodotto dall’ottobre del 1985.

La piattaforma raccolse l’entusiasmo di esperti e appassionati di informatica ma alcuni errori e lo scarso interesse degli amministratori di Commodore portarono alla bancarotta di Amiga che andò in liquidazione volontaria nell’aprile del 1994, con conseguente vendita della tecnologia ad una serie di aziende specializzate in pc. Di fatto, però, in 30 anni la piattaforma è stata tenuta in vita da programmatori e utenti, affezionati anche ai giochi creati ‘ad hoc’ come Civilization, The Settlers, Wings, Arabian Nights, Monkey island e Sensible Soccer.

In coincidenza dell’anniversario di Amiga, il Computer History Museum ha organizzato una serie di iniziative e decine di eventi in tutto il mondo. All’inizio del 2000 la piattaforma ha iniziato una lenta rinascita grazie all’impegno di Amiga Inc., l’azienda che attualmente ne detiene i diritti. E a breve proprio due miti degli anni ’80 come Commodore e Amiga rivivranno sullo smartphone ‘Pet’, che è opera di gruppo di ingegneri italiani.

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