Anie, produzione elettronica giù a febbraio: “Ripresa incerta”

Produzione industriale in calo del 12,3% a febbraio per l’elettronica, stabile l’elettrotecnica, ma cresce il fatturato. Il presidente Guidalberto Guidi: “Segnali discordanti per l’avvio del 2011”

Pubblicato il 20 Apr 2011

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Il 2011 inizia in crescita, ma con alcuni segnali di incertezza per
l'industria delle tecnologie. I settori dell'elettronica e
dell'elettrotecnica "hanno mostrato a inizio 2011 una
dinamica positiva, dopo i risultati altalenanti di fine 2010.
Tuttavia, i nuovi ostacoli incontrati nel cammino di uscita dalla
crisi hanno indebolito il ritmo di recupero di alcuni
indicatori". Lo rende noto Confindustria Anie, commentando i
dati diffusi oggi dall'Istat.

I due comparti rappresentati dall'Anie (Federazione nazionale
imprese elettrotecniche ed elettroniche), "hanno mostrato a
inizio anno un profilo debole dei livelli di produzione industriale
(-12,3% per l'elettronica a febbraio, rispetto al 2010;
sostanziale stabilità per l'elettrotecnica)", mentre,
rimangono "decisamente positivi, rispetto al 2010, i dati sul
fatturato (+22,5% per l'elettrotecnica, a febbraio; +14% per
l'elettronica)".

"L'analisi del portafoglio ordini – conclude l'Anie –
segnala tuttavia indicazioni discontinue sulla tenuta della ripresa
nel 2011".

"I dati di inizio 2011 mostrano segnali discordanti sulla
tenuta della ripresa per i settori Anie – ha detto il presidente
di Confindustria Anie Guidalberto Guidi – Se da un
lato le dinamiche del fatturato hanno registrato un passo deciso di
recupero, dall’altro non si riscontrano negli altri indicatori
tendenze così nette. Occorre guardare con estrema cautela
soprattutto al dato relativo al portafoglio ordini, che mostra un
rallentamento per l’Elettronica, macroarea che aveva beneficiato
in modo rilevante della riattivazione dei magazzini in fase di
uscita dalla crisi".

"Internazionalizzazione si conferma la parola chiave per la
crescita dei comparti Anie anche nella prima metà dell’anno in
corso. I risultati positivi del 2010 e del periodo più recente
devono molto al canale estero, alla ripresa globale e ai nuovi
mercati. Perché le variazioni positive possano mantenersi anche
nel 2011 è fondamentale che non si esaurisca la spinta propulsiva
fornita dall’export – ha proseguito Guidi – Si mantengono più
caute le attese sul fronte interno, strettamente legate
all’evoluzione degli investimenti. Se da un lato il mercato delle
Costruzioni – uno dei più importanti ambiti di applicazione di
molte tecnologie Anie – continua a non mostrare alcun segnale di
ripresa, dall’altro le grandi opere pubbliche previste sul
territorio nazionale stentano a ripartire. Per rilanciare
l’economia nazionale è necessario sbloccare le risorse destinate
a interventi mirati per le infrastrutture e per
l’innovazione".

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