L’INCONTRO

Antitrust, Google nell’agenda del meeting Europa-Usa

Jon Leibowitz (Ftc) vedrà lunedì Joaquin Almunia, commissario Ue per la Concorrenza. Sul tavolo la presunta posizione dominante del motore nel search: le autorità stanno conducendo due indagini separate

Pubblicato il 30 Nov 2012

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L’Antitrust Usa e quello europeo, che stanno conducendo due indagini separate su presunte pratiche scorrette di Google nelle ricerche online, si incontreranno la prossima settimana in Europa. Lo hanno riferito fonti ufficiali della Ue, spiegando che Jon Leibowitz, presidente della Federal Trade Commission (Ftc) statunitense vedrà lunedì prossimo Joaquin Almunia, commissario europeo per la Concorrenza, per discutere di una serie di questioni, tra cui Google.

Al momento la Ftc, che da un anno sta esaminando un dossier sulla presunta posizione dominante di Google nel search, sta cercando un accordo con il re dei motori di ricerca attraverso una serie di colloqui. Questa settimana, per esempio, dirigenti dell’Antitrust Usa hanno incontrato il Ceo Larry Page. Leibowitz ha anche annunciato che la sua Commissione intende prendere una decisione in materia entro la fine dell’anno.

Sembra invece che l’Unione europea sia più indietro, nonostante siano in corso ormai da due anni le indagini che hanno evidenziato problemi nelle modalità con cui Google favorisce i propri prodotti nei risultati di ricerca e declassa i contenuti di potenziali concorrenti. Secondo fonti della Ue, “è improbabile che venga annunciata la prossima fase della nostra indagine su Google prima della fine di quest’anno”.

Il portavoce di Google, Adam Kovacevich, ha detto: “Continueremo a collaborare con Ftc ed Eu e siamo felici di rispondere a qualsiasi loro domanda”.

In precedenza sembrava che sarebbe stata l’Unione europea a decidere per prima, ma in autunno l’iter si è bloccato e lo stesso Almunia ha espresso di recente la propria frustrazione per la lentezza del procedimento. Per quanto riguarda la Ftc, secondo alcuni media anglosassoni potrebbe raggiungere un accordo con Google non eccessivamente penalizzante per il motore di ricerca, anche perché uno dei suoi membri più attivi nell’applicazione delle leggi antitrust, J. Thomas Rosch, lascerà presto il proprio posto per essere rimpiazzato da Joshua D. Wright, favorevole a un approccio più conservativo.

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