IL CASO

Apple, la smentita della Cina: “Nessun divieto”

Marcia indietro del governo di Pechino sul caso delle commesse pubbliche: non esiste nessuna messa al bando dei prodotti della Mela. Ma le aziende hi-tech temono l’ostracismo della Tigre asiatica

Pubblicato il 08 Ago 2014

apple-140428115516

I prodotti di Apple non sono vietati dal procurement cinese: lo ha fatto sapere il governo di Pechino, respingendo le affermazioni di un articolo di Bloomberg secondo cui Apple, con i suoi computer e tablet, sarebbe sulla lista nera dei cinesi per motivi di sicurezza nazionale.

Bloomberg scriveva che dieci prodotti della Mela, tra cui i portatili MacBook e i tablet iPad, erano stati eliminati dall’elenco dei prodotti hardware che hanno l’approvazione di Pechino ad essere usati nella Pa.

Ora il centro nazionale degli acquisiti per la pubblica amministrazione cinese (Central government procurement centre), il ministero delle Finanze e la stessa Apple spiegano che l’azienda americana non ha mai fatto richiesta per entrare nella lista dei device permessi.

La lista che avrebbe creato confusione è invece quella, dice Pechino, che viene redatta sui prodotti che risparmiano energia, ed è solo una delle tantissime liste stilate dagli uffici del procurement della Pa cinese. Apple non è mai stata nemmeno in quella lista, stando a una nota di Apple riportata da Reuters.

“Anche se Apple ha la certificazione per i prodotti a risparmio energetico, non ha mai fornito le informazioni di verifica richieste dalla normativa cinese”, ha ribadito il minstero della Finanze in un fax alla Reuters.

Ciò non toglie, continua l’agenzia di stampa americana, che il governo cinese può ugualmente comprare prodotti Apple. E infatti sul sito del Central government procurement centre molti prodotti Apple sono da tempo in vendita – tranne per una pausa di alcuni giorni dovuta a una modifica dei prezzi che, a detta dei fornitori, non ha nulla a che vedere con preoccupazioni per la sicurezza nazionale.

Tuttavia, l’attenzione suscitata dall’articolo di Bloomberg riflette l’ansia delle aziende tecnologiche straniere in Cina che percepiscono da parte del governo locale una precisa volontà di arginare la loro capacità di fare affari nel Paese.

I regolatori cinesi hanno di recente lanciato un’indagine su Microsoft per presunto monopolio di mercato, dopo che Pechino ha annunciato che vieterà il sistema operativo Windows 8 per “motivi di sicurezza”. L’agenzia centrale per il procurement ha anche tolto (stavolta per davvero) dalla sua lista i fornitori di software anti-virus Symantec e Kaspersky Lab, sempre per timori legati alla sicurezza, come riportato dall’agenzia di stampa controllata da Pechino, Xinhua.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Analisi
Video
Iniziative
Social
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati