STRATEGIE

Apple, marcia indietro su Google Maps

Riattivato dopo le polemiche il servizio abbandonato con l’ultima release del sistema operativo. La nuova applicazione disponibile su iPhone e iPod Touch che girino su iOs a partire dalla versione 5.1

Pubblicato il 13 Dic 2012

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Apple torna a Google Maps, servizio di mappatura per iPhone sviluppato dal gigante dei motori di ricerca, che lo scorso settembre la Mela aveva abbandonato a favore di un proprio programma incorrendo però in disguidi, proteste e polemiche.

In un post pubblicato oggi sul blog del gruppo fondato da Steve Jobs è scritto: “In tutto il mondo ci stanno chiedendo Google Maps sull’iPhone e siamo lieti di annunciare che da oggi è disponibile a livello internazionale negli Apple App Store”.

Daniel Graf, a capo della divisione mobile nello sviluppo del progetto Maps, ha spiegato che l’applicazione “riprogettata interamente, porta la completezza e la precisione di Google Maps su un’interfaccia sviluppata per rendere la ricerca ancora più facile e veloce. Inoltre l’applicazione offre alla mappa più spazio sullo schermo e ne rende la fruizione in mobilità estremamente intuitiva”.

Sempre Graf ha chiarito che la nuova app “fornirà informazioni dettagliate su oltre 80 milioni di esercizi commerciali e luoghi di interesse” e che a condurre l’utente nel tragitto “ci saranno un navigatore vocale pronto a guidarvi passo-passo, informazioni in tempo reale sullo stato del traffico, utili per evitare di rimanere imbottigliati e se volete spostarvi con i mezzi pubblici, informazioni su oltre un milione di fermate effettuate da mezzi pubblici”.

La nuova app di Google Maps è disponibile da oggi per gli iPhone e dal 4 gennaio per gli iPod Touch che montano iOS a partire dalla versione 5.1 in oltre 40 Paesi e 29 lingue, tra cui italiano, cinese, olandese, inglese, francese, tedesco, giapponese e spagnolo.

Il divorzio tra Apple e Google si era consumato prima del lancio dell’iPhone a giugno anche a seguito di controversie sulla pubblicità e la distribuzione dei ricavi. A settembre la Apple aveva deciso di sbarazzarsi delle tradizionali app sviluppate da Google per lanciare un servizio di navigazione satellitare fatto in casa, ma l’applicazione era risultata subito un sostanziale fallimento: faticava a localizzare determinati posti e indirizzava gli utenti verso località sbagliate, tanto da spingere il Chief executive Tim Cook ad una rara ammissione pubblica sul fatto che “Apple aveva deluso le consuete aspettative degli utenti”.

In seguito alcune teste sono cadute: lo scorso 30 ottobre il gruppo ha annunciato l’addio, a partire dal prossimo anno, di Scott Forstall, vice president responsabile del sistema operativo iOS. E il responsabile del map service per i dispositivi, Richard Williamson, è stato licenziato il 28 novembre.

E solo pochi giorni fa la polizia dello Stato australiano di Victoria aveva messo in guardia contro l’utilizzo delle Apple Maps perché aveva indotto diverse persone a perdersi all’interno di un Parco nazionale, mettendone a rischio la vita.

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