L'ANALISI

Attacchi informatici, un utente su tre perde denaro

Secondo un’indagine di B2B International e Kaspersky Lab il 36% dei soggetti colpiti da malware sono costretti a spendere per ripristinare i device

Pubblicato il 18 Set 2013

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Gli attacchi malware provocano perdite di denaro per il 36% degli utenti, molti dei quali sono anche costretti a pagare per ripristinare i dispositivi danneggiati a causa dell’attacco. E’ quanto emerge dalla ricerca globale condotta nell’estate 2013 da B2B International e Kaspersky Lab su un campione di 8.605 persone di 19 diversi paesi. Il 98% degli intervistati utilizza il device mobile per concludere operazioni finanziarie, il 74% fa uso regolare di sistemi di e-wallet e di pagamento digitale.

Molto spesso i malware non vengono ritenuti particolarmente pericolosi dagli utenti. In realtà, questi attacchi costano nel tempo molto denaro agli utenti. Un criminale informatico può rubare tutti i risparmi di una vittima con un unico attacco al sistema di e-payment o al conto corrente online.

Il 17% degli intervistati ha dichiarato che i costi sono serviti per pagare tecnici in grado di ripristinare il dispositivo, con circa il 10% costretto a spendere per il recupero dei dati persi, il 9% che ha dovuto sostituire i componenti danneggiati e il 5% che ha acquistato un dispositivo nuovo.

Più di un quarto di tutti gli intervistati (27%), è stato colpito almeno una volta da un attacco malware negli ultimi 12 mesi. Il dato non sorprende: gli specialisti di Kaspersky Lab rilevano ogni giorno più di 200mila campioni di malware (non più di un anno fa questa cifra era di 125mila campioni di malware al giorno).

Un numero consistente di utenti, l’11%, ha deciso di acquistare una protezione software quando era ormai troppo tardi. Nel migliore, dei casi questo intervento ha interrotto l’attività nociva sul dispositivo, nel peggiore dei casi, invece, gli attacchi hanno lasciato gli utenti senza denaro.

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