RACCOMANDAZIONE EUROPEA

Azzardo online, giro di vite della Ue

Adottata dalla Commissione europea una raccomandanzione contro i rischi del gambing. Michel Barnier: “Salvaguardare la salute degli utenti e scongiurare danni economici”

Pubblicato il 14 Lug 2014

barnier-140714134754

Realizzare un livello più alto di protezione per consumatori, utenti e minori nel campo del gioco d’azzardo online. E’ il senso della raccomandazione varata oggi dalla Commissione europea e rivolta agli Stati membri, a cui viene chiesto di adottare norme sui servizi di gioco d’azzardo online e sulla pubblicità e sponsorizzazione responsabile di questi servizi. “Principi – spiegano dalla Commissione in una nota – che mirano a salvaguardare la salute e a ridurre al minimo gli eventuali danni economici che possono derivare dal gioco d’azzardo eccessivo o compulsivo”.

“La raccomandazione odierna costituisce uno degli elementi essenziali del piano d’azione 2012 della Commissione sui servizi di gioco d’azzardo on-line – afferma Michel Barnier, vicepresidente e commissario responsabile per il Mercato interno e i servizi -. Dobbiamo tutelare più efficacemente tutti i cittadini, i minori in particolare, dai rischi associati al gioco d’azzardo. Ci rivolgiamo adesso agli Stati membri, ma anche ai gestori di gioco d’azzardo on-line, per realizzare insieme la nostra volontà di garantire ai consumatori un livello di protezione elevato in tutta l’Ue in questo settore digitale in rapida espansione”.

“La raccomandazione della Commissione – spiega il comunicato – stabilisce una serie di principi che gli Stati membri sono invitati a integrare nelle proprie normative in materia di gioco d’azzardo: 1- prescrizioni relative alle informazioni di base sui siti web di gioco d’azzardo, intese in particolare a garantire che i consumatori dispongano di informazioni sufficienti per comprendere i rischi legati al gioco d’azzardo. Le comunicazioni commerciali (pubblicità e sponsorizzazione) dovrebbero essere effettuate responsabilmente. 2 – Gli Stati membri devono garantire che i minori non abbiano accesso al gioco d’azzardo on-line e prevedere norme atte a ridurre al minimo i contatti tra i minori e il gioco stesso, contatti che avvengono ad esempio attraverso la pubblicità o la promozione del gioco d’azzardo mediante mezzi audiovisivi o altre forme. 3 – Deve essere previsto un processo di registrazione per creare un conto di gioco, in modo da obbligare i consumatori a fornire informazioni sulla loro età e identità che vengano verificate dagli operatori. Ciò dovrebbe permettere agli operatori di monitorare la condotta del giocatore e, se necessario, allertarlo sul suo comportamento di gioco. 4 – Deve essere disponibile un’assistenza costante per prevenire problemi relativi al gioco d’azzardo, mettendo a disposizione dei giocatori strumenti che consentano loro di tenere il gioco sotto controllo, quali ad esempio la possibilità di fissare limiti di spesa durante il processo di registrazione, la possibilità di ricevere messaggi di allerta sulle vincite e le perdite durante il gioco e la possibilità di sospendere temporaneamente il gioco. 5 – I giocatori devono avere accesso a linee telefoniche alle quali possano ricorrere per chiedere assistenza sul loro comportamento di gioco e avere la possibilità di autoescludersi facilmente dai siti di gioco d’azzardo. 6 – La pubblicità e la sponsorizzazione dei servizi di gioco d’azzardo on-line dovranno essere più trasparenti e più responsabili sotto il profilo sociale. Ad esempio, le comunicazioni commerciali non dovranno contenere dichiarazioni infondate sulle possibilità di vincita, incitare al gioco d’azzardo o lasciare intendere che il gioco d’azzardo risolva i problemi sociali, professionali, personali o finanziari. 7 – Gli Stati membri devono garantire che i dipendenti degli operatori di gioco d’azzardo che interagiscono con i giocatori ricevano una formazione che li metta in grado di comprendere i problemi di dipendenza dal gioco d’azzardo e di comunicare in maniera appropriata con i giocatori”.

“Gli Stati membri – conclude la nota – sono inoltre invitati a realizzare campagne di sensibilizzazione sui rischi legati al gioco d’azzardo nonché a raccogliere dati sulla creazione e la chiusura dei conti di gioco e sulla violazione delle norme in materia di comunicazione commerciale. Gli Stati membri dovrebbero inoltre designare competenti autorità di regolamentazione che contribuiscano, in maniera indipendente, ad assicurare l’effettiva verifica della conformità alla raccomandazione”.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Analisi
Video
Iniziative
Social
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati