“Le possibilità offerte dall’industria per la fruizione dei contenuti audiovisivi sono numerose e sempre più flessibili, ma la pirateria costituisce ancora oggi un forte freno allo sviluppo del mercato dell’audiovisivo”. Resta alto l’alert sul fenomeno pirateria in Italia e Federico Bagnoli Rossi, Segretario Generale Fapav (Federazione per la Tutela dei Contenuti Audiovisivi e Multimediali) ha lanciato l’ennesimo allarme in occasione del convegno organizzato a Roma in collaborazione con Civita in occasione delle celebrazioni a livello mondiale per il World IP Day. L’innovazione digitale è nemica o amica dell’audiovisivo?
Questo l’interrogativo dai toni amletici che tiene banco nel comparto da anni. “Le stime ci dicono che ogni giorno avvengono oltre 1.239.000 visioni illecite e la pirateria causa oltre 500 milioni di euro l’anno di danni al comparto – ha evidenziato Bagnoli Rossi -.La pirateria rappresenta pertanto un vero e proprio mercato “illecito” parallelo nel quale il “tutto gratis” sbandierato dai gestori dei portali pirata si traduce invece in ingenti guadagni da parte di chi sfrutta il lavoro altrui”. Il tutto a danno di un settore, quello della creatività e della produzione dei contenuti audiovisivi nello specifico, che ha subìto negli ultimi anni numerosi cambiamenti sul fronte della fruizione dei contenuti stessi ad esempio. Il comparto dell’audiovisivo in Italia – ricorda la Favap – vale circa 14 miliardi di euro generando oltre 180 mila posti di lavoro. Ma lo sviluppo sostenibile del mercato è inficiato per l’appunto dalla pirateria.
In occasione dell’evento sono stati consegnati i Premi Fapav 2017, il riconoscimento che la Federazione conferisce ogni anno alle personalità del mondo delle Istituzioni, della cultura e dello spettacolo, che abbiano, tramite il loro lavoro, sostenuto e promosso il diritto d’autore e il valore della creatività. Quest’anno il riconoscimento è stato assegnato a Rossana Rummo, Direttore Generale Biblioteche ed Istituti Culturali del Mibact, che da anni si occupa di tutelare con impegno, passione e competenza, il diritto d’autore e le opere dell’ingegno e ai registi Fabio Guaglione e Fabio Resinaro, i quali a pochi giorni dell’uscita nelle sale del loro film “Mine”, hanno lanciato un importante appello agli utenti del web: “Non scaricate illegalmente i film, è una questione di rispetto e di cultura, pensate anche a chi sta dietro la macchina da presa, nel nostro caso alle 248 persone che hanno lavorato con passione e sacrificio per realizzare il nostro film”.































































