Banda larga, in Campania 300 mln contro il digital divide

Il piano d’azione, che ha avuto il via libera dalla Conferenza delle autonomie locali, mira a portare Internet veloce e servizi pubblici a valore aggiunto in 331 Comuni. Parte dei fondi reperiti dai Fas

Pubblicato il 06 Lug 2011

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La Conferenza regionale delle Autonomie Locali della Campania ha
dato oggi il via libera ad uno dei "Grandi Progetti"
della giunta, quello sulla banda larga e sullo sviluppo digitale.
Ai lavori, presieduti dall'assessore alle Autonomie Pasquale
Sommese, hanno preso parte i rappresentanti delle 5 Province, dei 5
Comuni capoluogo e gli altri componenti dell'organismo, oltre
ai dirigenti dei due assessorati direttamente interessati, la
Ricerca e Innovazione, e l'Agricoltura.

Il piano d'azione per la diffusione delle tecnologie dell'
informazione e delle telecomunicazioni ha per obiettivo, in linea
con le indicazioni dell'Unione Europea, la copertura a banda
larga dell'intero territorio regionale, per assicurare a tutti
l'accesso ai seguenti servizi: banche dati sulla circolarità
anagrafica e sull'anagrafe del territorio; realizzazione Centro
Servizi regionale per la gestione della cittadinanza digitale
connessa alla tessera sanitaria e per la fornitura da parte della
PA dei servizi al cittadino; fascicolo sanitario elettronico; nuovo
assetto processi amministrativi; editoria digitale.

Sulla base della consultazione pubblica realizzata
dall'Assessorato alla Ricerca scientifica retto da Guido
Trombetti, in Campania 303 Comuni su 551 risultano ancora in uno
stato di digital divide, nel senso che non hanno accesso ad
Internet o sono privi di utenze o aree territoriali in grado di
attivare il servizio. L'area più penalizzata è quella della
provincia di Salerno, con il 43% di Comuni in difficoltà, seguita
da Avellino con il 23%, Benevento con il 19%, Caserta con il 15% e
Napoli con il 9%. Nell'ambito degli investimenti da realizzare,
l'attenzione sarà dedicata altresì alle aree rurali con le
misure previste dal Psr Campania 2007/2013.

''La giunta regionale – sottolinea l'assessore Sommese
– investe su questo progetto 300 milioni di euro, di cui 150 a
valere sul Fondo Europeo di Sviluppo. E' una somma importante
per un programma di sviluppo importante, la cui realizzazione è
direttamente legata al ruolo che dovranno svolgere gli enti locali
nella gestione della cittadinanza digitale e nelle informazioni che
saranno messi in grado di dare su catasto, tributi, programmazione,
ambiente, pianificazione, sanità pubblica''.

''Si va – conclude Sommese – verso una nuova architettura
tecnologica, che si muove di pari passo con il nuovo ordinamento
amministrativo della Regione, e che punta, nel giro di tre anni, a
rendere univoco e trasparente il legame tra il singolo cittadino e
tutta la pubblica amministrazione''.

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