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Blackberry in discesa, la mora è appassita…

Ce la farà lo smartphone made in Canada a reggere la competizione con Apple e i giganti d’Oriente?

Pubblicato il 06 Feb 2012

Enrico Menduni, Professore di Media e Comunicazione all’Università Roma Tre

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Ognuno di noi ha uno smartphone, a cui tutte le previsioni assegnano una quota sempre più larga del mercato della telefonia mobile. In questo segmento è in atto una violenta guerra commerciale (e culturale), con molti caduti eccellenti. Fra loro ci sarà presto BlackBerry, la succosa mora canadese che vibra in molte tasche eccellenti. È appena il caso di ricordare che nella prima fase (analogica) della telefonia cellulare leader è stata l’americana Motorola e nella seconda (Gsm) è stata la finlandese Nokia. Poi arriva 3G, alla soglie del Duemila, e all’inizio non succede niente perché l’11 settembre sciupa la festa a tutti e nessuno fa più New Generation Network. Ps: ricordate Ipse? Ricordate Blu? Ricordate Andala? Sono i primi caduti della Terza guerra cellulare, quella per l’Umts.

Il canadese BlackBerry si è fatto avanti per primo, creando un proprio server dedicato per la posta elettronica, introducendo minuscole tastiere Qwerty da far impallidire il Nokia Communicator, e si sono imposti tra gli uomini d’affari.
Si è cominciato a parlare di sistema operativo e sono arrivati Windows Phone e Android di Google, sistemi operativi “pigliatutto” da far girare sui device degli altri sostituendo quello nativo. Non ricordate Symbian? Peccato: era il sistema operativo di Nokia (adottato anche da Sony-Ericsson), poi “esternalizzato” mandando via 3.000 dipendenti quando Nokia ha scelto Windows Phone e Sony si è rivolta ad Android.

Poi Apple lancia iPhone nel 2007; Samsung il suo Galaxy. Strategie diverse fra competitor eccellenti: Apple fa tutto in casa, ma poi è la più brava a vendere le app di altri; Samsung prende sul mercato il sistema operativo, ma garantisce affidabilità, prestazioni, schermi di qualità maniacale. Dunque, guerra incrociata fra sistemi operativi (Android di Google, Windows Phone7, iOS 5 di Apple) e produttori (Apple, Samsung, Lg, Htc). La battaglia si sposta sempre più a oriente; Cina e Corea controllano interamente la produzione di schermi piatti: smartphone, tablet, tv. Intanto gli occidentali, eterni bambini in sovrappeso, si dilettano di metafore alimentari: BlackBerry, Gingerbread, Ice Cream Sandwich. Buon appetito, ancora per un po’.

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