EX RIM

Blackberry Z10, “incoraggianti” le prime vendite

Accoglienza positiva, secondo l’ad Thorsten Heins, per il nuovo modello lanciato a gennaio e venduto in 21 Paesi: “Risultati inattesi soprattutto nei Paesi emergenti”. E dal 15 marzo arriva anche negli Usa

Pubblicato il 08 Mar 2013

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Il Ceo di Blackberry, Thorsten Heins, ha definito “incoraggianti” le vendite dello Z10, il modello di telefonino touchscreen con il nuovo sistema operativo Blackberry 10 lanciato a fine gennaio insieme al Q10, prodotto simile ma con tastiera fisica (qwerty).

“Sono passate solo cinque settimane dal lancio – ha proseguito l’amministratore delegato parlando a una conferenza sull’hi-tech a Waterloo (Canada) – e abbiamo un unico prodotto in 21 diversi Paesi, perciò si tratta di indicazioni iniziali, ma siamo incoraggiati da quello che vediamo e sentiamo dai nostri carrier partner”.

Heins per il momento non ha fornito alcuna cifra, preferendo probabilmente aspettare la diffusione della trimestrale di Blackberry fissata per il 28 marzo. Tuttavia ha sottolineato che i risultati più inattesi sono arrivati dai Paesi emergenti. “Sono rimasto sorpreso di come sia andato bene in India lo Z10, che è comunque un dispositivo di fascia alta: abbiamo inviato un quantitativo di prodotti che pensavamo si sarebbe venduti in cinque giorni e invece dopo due giorni erano esauriti”.

Heins ha anche sottolineato che il “Blackberry 10 come piattaforma e prodotto sta attirando utenti presenti al momento su altre piattaforme”.

Il titolo ha beneficiato di queste indiscrezioni, toccando i 13,35 dollari in chiusura a Wall Street, con un complessivo +12% fatto registrare nel 2013.

Tra i 21 Paesi dove si vende il nuovo modello ci sono Regno Unito, Canada, Germania, Indonesia, Emirati Arabi e Sudafrica. Dal 15 marzo, ha annunciato oggi il gruppo canadese, lo Z10 sarà commercializzato anche negli Usa tramite l’operatore AT&T.

Al loro debutto i nuovi smartphone della Mora avevano suscitato accoglienza tiepida tra gli analisti. Strategy Analytics aveva evidenziato la difficoltà di “scalfire il duopolio Samsung-Apple”, mentre per Ovum i telefonini dell’ex Rim erano destinati a un mercato di nicchia.

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