IL PROGETTO

Blockchain, via all’infrastruttura nazionale per i servizi pubblici

Ibsi (Italian Blockchain Service Infrastructure) punta a sperimentare la modalità di progettazione e sviluppo di un ecosistema basato su tecnologie Dlt. In campo Agid, Enea, Sogei, Inail, Inps, Infratel, Poste, Cimea, Rse, Gse, Csi Piemonte, Polimi e Università di Cagliari

Pubblicato il 25 Feb 2021

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Realizzare la prima rete italiana basata sulla blockchain per l’erogazione di servizi di interesse pubblico, in linea con i principi di protezione, integrità, interoperabilità e condivisione delle informazioni. È l’obiettivo del progetto Ibsi (Italian Blockchain Service Infrastructure) che punta a sperimentare la modalità di progettazione e sviluppo di un ecosistema basato su tecnologie di tipo Registri Distribuiti (Dlt), in linea con la Strategia Europea che sta realizzando, con il contributo italiano, un’infrastruttura analoga nell’ambito della European Blockchain Partnership. Il progetto Ibsi si propone di promuovere la digitalizzazione del Paese e di realizzare attività di ricerca e sviluppo sulle caratteristiche distintive della tecnologia blockchain, per approfondirne le potenzialità, come ad esempio gestire i certificati pubblici in modo completamente digitale, tracciare la filiera del Made in Italy, sviluppare modelli energeticamente sostenibili e rinnovabili e, più in generale, contribuire alla lotta al cambiamento climatico.

Il progetto è promosso da Agenzia per l’Italia Digitale (Agid), Cimea, Csi Piemonte, Enea, Inail, Infratel, Inps, Politecnico di Milano, Poste Italiane, Rse, Gse, Sogei e Università di Cagliari.

È previsto lo sviluppo, mediante ricorso alla simulazione dei dati, di applicazioni e utilizzi che possano contribuire a migliorare il rapporto con gli utenti dei servizi e, nel caso della PA, ad incrementare la semplificazione, la trasparenza, la sicurezza e l’efficacia delle interlocuzioni e dei servizi resi, nel rispetto del principio del “una sola volta” (Once-Only Principle), ovvero di consentire a cittadini e imprese di fornire dati solo una volta quando interagiscono con le Pubbliche Amministrazioni.

Più nello specifico nell’ambito del progetto saranno analizzati casi d’uso per la certificazione dei titoli di studio, lo scambio di token rappresentativi di altri beni fisici, digitali e di diritti, la tracciabilità delle filiere produttive e delle supply chain ma anche prototipi e progetti pilota per l’erogazione di servizi di interesse nazionale ai cittadini.

Il tema della blockchain, insieme a quello dell’Intelligenza Artificiale e dell’IoT, è all’ordine del giorno nell’agenda del Governo italiano: la realizzazione di una infrastruttura nazionale di blockchain è quindi essenziale per attuare una propositiva presenza italiana, in sinergia con l’analoga infrastruttura tecnologica europea.

@RIPRODUZIONE RISERVATA

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