LA CRISI

Booz Allen divorzia dal Blackberry e sposa l’iPhone

La società di consulenza che lavora con l’amministrazione Usa sta smantellando il server di Rim e consegnando ai dipendenti gli smartphone della Mela. Un duro colpo per l’azienda che, nonostante la crisi, punta molto sull’enterprise

Pubblicato il 19 Ott 2012

Luciana Maci

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Il Blackberry non sarà più il telefonino ufficiale di Booz Allen Hamilton Co. perché la grande azienda che fornisce consulenze al governo Usa gli ha preferito gli iPhones di Apple. È l’ennesimo segnale negativo per Research in Motion, già alle prese con difficoltà economiche e calo nelle vendite del suo smartphone di punta.

Booz Allen, che vanta contratti per consulenze tecnologiche e di management con esercito, aviazione, marina e con il Dipartimento di sicurezza americani, sta già smantellando il server dedicato del Blackberry che consente il funzionamento dei dispositivi in dotazione al personale e sta consegnando ai dipendenti gli smartphones di Apple e altri dispositivi che girano su Android, sistema operativo mobile di Google. Come ha spiegato James Fisher, portavoce della società con sede a McLean (Virginia), gli impiegati che porteranno al lavoro il loro Blackberry non riusciranno più ad avere accesso alla e-mail aziendale dopo che il passaggio ad Apple sarà completato.

È un duro colpo per Rim, che, nonostante le recenti traversie, contava molto fino a questo momento sulla buona reputazione in materia di sicurezza guadagnata dalla “mora” nei circoli governativi.

Booz Allen, che impiega 25.000 persone, è la società più grande ad avere rinunciato al Blackberry, ma altre agenzie governative più piccole lo hanno già fatto da alcuni mesi. Da febbraio la General Services Administration, che fornisce prodotti e servizi ad altre agenzie federali, consente ai dipendenti che ne hanno facoltà di richiedere un iPhones o dispositivi che girano su Android invece dello smartphone di Rim. E lo stesso ha fatto la Us National Oceanic and Atmospheric Administration, sostenendo che è più economico integrare i dispositivi Apple nelle sue infrastrutture piuttosto che pagare un server dedicato di Blackberry.

Il divorzio tra Booz Allen e Rim contribuisce ad offuscare ulteriormente l’immagine di un’azienda in forte crisi. Nell’ultimo anno la quota di mercato del Blackberry negli Usa è passata dall’11% al 7%, ai minimi storici, con soltanto 1,6 milioni di telefonini venduti nel secondo trimestre 2012, rispetto ai 2,7 milioni di pezzi dello stesso periodo 2011. Negli ultimi 12 mesi, mentre sul mercato dominavano Apple ed Android, le azioni di Rim sono scese del 70%. Per cercare di imprimere una svolta al trend negativo a gennaio i due storici Chief executives Jim Balsillie e Mike Lazaridis, sono stati sostituiti da Thorstein Heins che a luglio, all’assemblea degli azionisti, ha descritto il suo piano di rilancio. La strategia prevede il debutto sul mercato del BlackBerry10 per il primo trimestre del 2013, ma secondo gli esperti i consumatori si sarebbero stancati di aspettare così a lungo per avere il nuovo prodotto.

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