Caio dona al Papa la bici ecologica del portalettere

E’ successo durante l’udienza in Vaticano nella sala Clementina. L’Ad di Poste: “La capacità innovativa può dare un contributo importante trasformando la tecnologie in un fattore di creazione e non di distruzione di posti di lavoro”

Pubblicato il 11 Set 2015

caio-papa-francesco-150911171434

Da oggi il Papa ha a disposizione anche la bicicletta elettrica a pedalata assistita dei portalettere di Poste italiane. A donargliela è stato Francesco Caio (nella foto con Papa Francesco), a margine dell’udienza che si è tenuta oggi in Vaticano nella sala Clementina.

“L’Udienza – si legge in una nota di Poste – è seguita alla giornata conclusiva del Meeting internazionale ‘Giustizia ambientale e cambiamenti climatici’, promosso dalla fondazione per lo sviluppo sostenibile in vista della conferenza sul clima che si terrà a Parigi”.

Nel corso del suo intervento al meeting, Caio ha illustrato i punti chiave intorno ai quali ruota il piano di sviluppo delle Poste 2020. “In particolare il piano – prosegue il comunicato – coniuga la tutela dell’ambiente con l’inclusione sociale, la capacità di comunicare e l’innovazione dei servizi digitali”.

“Un nuovo modello di economia sostenibile – ha affermato Caio – impegna le imprese ad affrontare la sfida posta dai cambiamenti climatici, dalla povertà, dalle diseguaglianze, riorientando i propri modelli di business e trasformando in opportunità le minacce che giungono da queste variabili. Alla base di un modo nuovo di fare impresa, che definisco la ‘buona impresa’, ci sono elementi-chiave come la responsabilità e la capacità di innovazione. Una impresa responsabile definisce le proprie strategie di business anche prendendosi carico volontariamente di aspetti come la qualità del lavoro, del benessere dei propri dipendenti, del rispetto dell’ambiente e della ricerca di una maggiore equità e inclusione sociale. La capacità innovativa, opportunamente governata – ha aggiunto – può dare un contributo importante, trasformando la tecnologia in un fattore di creazione e non di distruzione di posti di lavoro, favorendo strumenti che promuovono l’inclusione dei più deboli e riducono realmente gli impatti su tutto il ciclo di vita, a cominciare dalle emissioni di gas serra”.

Al termine dei lavori del meeting la Presidente di Poste Italiane, Luisa Todini, l’Ad Francesco Caio, le prime linee dell’azienda e tre dipendenti, un portalettere, una addetta allo sportello e una operatrice di nazionalità filippina dell’ufficio postale multilingue sono stati ricevuti, tra gli altri, nell’Udienza che tenuta da Papa Francesco.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articoli correlati