INNOVAZIONE

Canon punta sulla trasformazione digitale della PA

L’impegno della multinazionale giapponese nel campo delle soluzioni di dematerializzazione ha già dato vita ad alcune best practice in Italia, con importanti benefici in termini di produttività e competitività. Oltre che di qualità del servizio per i cittadini

Pubblicato il 20 Mag 2015

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La dematerializzazione è sempre più sinonimo di lotta agli sprechi e alla burocrazia. La capacità di trasformare un documento e il suo percorso negli uffici pubblici da cartaceo a digitale, soprattutto nel campo della pubblica amministrazione e dei servizi al cittadino, è una delle frontiere su cui si misurerà il grado di innovazione che l’Italia sarà capace di raggiungere. Tra gli esempi di best practice in questo campo c’è l’esperienza portata a termine da Canon con il Comune di Chieri, in provincia di Torino, dove la piattaforma messa a punto dalla multinazionale ha consentito all’amministrazione di trovare una soluzione efficace per la gestione automatizzata del flusso documentale dell’Ici. Nel centro piemontese, che conta circa 36mila abitanti, prima dell’introduzione della soluzione “Therefore” le pratiche Ici erano gestite manualmente, con tutto quello che comporta in termini di spreco di tempo e di inefficienze verso i cittadini. Attraverso un semplice sistema di codici a barre e di acquisizione via scanner dei documenti, è stato possibile dematerializzare e automatizzare l’acquisizione delle pratiche, snellendo di conseguenza anche il sistema di ricerca dei documenti e l’efficienza rispetto alle richieste dei cittadini.

Ma si tratta soltanto di un esempio dell’impegno di Canon, multinazionale giapponese con sede a Tokyo nata nel 1937 come produttore di fotocamere, e oggi attiva nel campo delle soluzioni di imaging per imprese e consumatori. La società ha tra l’altro recentemente siglato una partnership con il Politecnico di Milano proprio sull’innovazione digitale, partecipando alle due ricerche degli osservatori digital innovation su Fatturazione elettronica e dematerializzazione e sulla Mobile enterprise, e contribuendo alla realizzazione di 18 documenti divulgativi per sensibilizzare cittadini, aziende e PA sui temi dell’innovazione digitale.

L’impegno di Canon nel campo della dematerializzazione si è concretizzato anche, nei mesi scorsi, con il completamento dell’acquisizione di Integra Document Management (IDM), società specializzata nei processi di document and business outsourcing. Un’acquisizione “che – sottolineano da Canon – rende l’azienda un punto di riferimento affidabile per le imprese e la PA nel percorso verso la digitalizzazione”.

“La digitalizzazione e dematerializzazione dei processi è un imperativo che non è più possibile ignorare – afferma Enrico Deluchi, amministratore delegato e presidente di Canon Italia – Studi di mercato e casi concreti in tutto il mondo dimostrano che aziende e Nazioni che hanno abbracciato con convinzione una strategia di digitalizzazione hanno ottenuto in cambio importanti benefici in termini di produttività e competitività. Il nostro Paese deve procedere speditamente e fare tutto ciò che è necessario per colmare il gap accumulato nel corso degli anni – conclude – e Canon Italia è oggi pronta a mettere in campo le tecnologie, l’expertise e i servizi necessari per contribuire alla trasformazione digitale di imprese e settore pubblico”.

Canon è tra l’altro “Official Imaging Sponsor” di Expo 2015, e la sua offerta, oltre alle soluzioni di managed print services, comprende anche la gestione di servizi documentali: Bpo, conservazione sostitutiva, e-billing, e-invoicing, purchase to pay, fatturazione elettronica e firma bio-grafometrica. Quanto alla pubblica amministrazione, Canon opera nei servizi di digitalizzazione per l’avvocatura dello Stato e guarda con interesse, al processo civile e penale telematico, con il sistema informatico che gradualmente sostituirà le operazioni di cancelleria, deposito e notifica degli atti giudiziari. A tal proposito Canon ha recentemente aperto un tavolo di lavoro con la Presidente Oua (Organismo Unitario di Avvocatura), avvocato Mirella Casiello, per comprendere al meglio le esigenze degli studi legali di fronte alla trasformazione digitale in atto.

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