DIGITAL VENICE

Catania: “Investimenti Ict fuori dal patto di stabilità”

Il presidente di Confindustria Digitale: “Utilizziamo al meglio i fondi Ue”. E avverte: “Non sprechiamo l’occasione, ora concentriamoci sull’execution”

Pubblicato il 08 Lug 2014

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“The Venice Declaration è una dichiarazione di leadership e di impegno. Condividiamo pienamente l’idea che la produttività e la crescita in Ue possano essere rilanciate solo attraverso un uso pervasivo delle tecnologie digitali in tutte i settori dell’industria e delle istituzioni”. Lo ha detto Elio Catania, presidente di Confindustria digitale, a Digital Venice in occasione della tavola rotonda degli operatori dell’economia digitale alla presenza del commissario Ue per l’Agenda digitale, Neelie Kroes, e del premier Matteo Renzi. Catania ha evidenziato come per la prima volta” l’avvio di un semestre di presidenza europeo è interamente dedicato all’innovazione digitale”.

Per Catania “trasformazioni e cambiamenti possono essere attivati solo attraverso una politica economica incentrata sulle tecnologie” motivo per cui “Governi e Ue devono svolgere questo ruolo con uno straordinario e senza precedenti grado di passione ed energia, cioè di leadership”.

Confindustria digitale concorda “pienamente sull’obiettivo di creare un mercato unico digitale europeo per consentire il pieno sfruttamento delle nuove tecnologie, sulla base dell’interoperabilità e della sicurezza, in modo da suscitare la fiducia dei cittadini europei”.

In questo senso la vera sfida è come raggiungere questi obiettivi. “Per questo l’imperativo è l’ “execution”, per far in modo che la visione e le priorità scendano sul terreno della concretezza”, ha spiegato Catania.

“Nostro profondo convincimento è che il focus ossessivo su piani esecutivi, obiettivi, responsabilità a livello europeo e dei singoli paesi rappresenti il fattore che, questa volta, potrà fare la differenza rispetto agli scarsi risultati ottenuti in passato da piani ambiziosi come, per esempio, la Strategia di Lisbona – ha detto il presidente – Ridefinire l’attuale quadro normativo attraverso una “lente digitale” deve far parte di questo nuovo approccio. Riteniamo, perciò, molto importante la proposta di un Consiglio Europeo dei Ministri sul digitale, per monitorare i progressi e gli avanzamenti in questa direzione”.

In relazione ai costi per la digitalizzazione, “siamo profondamente convinti che un miglior uso dei fondi strutturali europei possa essere di grande supporto per la realizzazione di piattaforme strategiche applicative – sottolinea – In questo senso un’adozione più estesa delle partnership pubblico-private potrà, senza dubbio, comportare l’apertura di nuove fonti di risorse finanziarie”.

“Infine, essendo la digitalizzazione l’investimento strategico più importante per rilanciare la crescita in Europa – ha rilanciato Catania – l’uso di questi fondi non dovrebbe essere considerato nella contabilità del patto di stabilità”.

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