Cloud e mercati emergenti spingono l’Open Virtualization Alliance

Il consorzio nato a maggio per promuovere tecnologie basate su open source, come Linux, conta su 200 membri e punta soprattutto su Asia, Pacifico e Sud America

Pubblicato il 20 Set 2011

L’Open Virtualization Alliance (Ova), un consorzio impegnato a
favorire l’adozione di tecnologie di virtualizzazione open
inclusa la Virtual Machine basata su Kernel (Kvm), sta vivendo una
rapida crescita nella partecipazione di aziende focalizzate sul
cloud computing e provenienti dai mercati emergenti. Il consorzio
è nato a maggio e conta su 200 aziende.

Kvm offre alle aziende un’alternativa open per dar vita ad
implementazioni cloud e a quelle per i mercati emergenti dove i
costi e l’indipendenza da vendor lock-in sono criteri chiave
nella selezione di una soluzione di virtualizzazione.

Oltre il 50% dei membri Ova sono focalizzati sul cloud computing, e
la virtualizzazione è una componente chiave di ogni cloud.
Supportando l’open virtualization e la Kvm, le aziende cloud
possono ridurre i costi, incrementando la densità delle macchine
virtuali, migliorando le prestazioni, potenziando la sicurezza.

La partecipazione all’Ova è in aumento anche tra le aziende
nelle nuove regioni globali, che includono l’Asia, il Pacifico e
il Sud America. La rapida adozione di Linux e di altre tecnologie
open source nei mercati emergenti, il basso costo, l’elevata
qualità e le maggiori opzioni di scelta garantite dall’open
virtualization e da Kvm permettono alle aziende di tutto il mondo
di aiutare i clienti a virtualizzare e ottimizzare le loro
infrastrutture.

Oltre 200 aziende del settore tecnologico sono entrate in OVA,
garantendo, a tre mesi dal lancio, una crescita esponenziale del
numero dei membri.

Al momento del lancio nel maggio 2011, i membri fondatori
dell’Ova includevano Bmc Software, Eucalyptus Systems, HP, Ibm,
Intel, Red Hat e Suse. Il consorzio ha annunciato l’aggiunta di
65 membri nel giugno 2011 e oggi può contare su una partecipazione
in continua crescita con l’aggiunta di 134 nuovi membri, tra cui:
6Wind, AccelOps, Acronis, ACT750, aiCache, Aleux, Alog Datacenters
do Brasil, Alphinat, Altern-IT, Appnovation, AppZero, Authernative,
Avere, Bacula Systems, Balidea, Bloombase, BobCares, Broadcom, CA
Technologies, Canonical, Centec Networks, Chelsio, CiRBA, ClassCat
Co., Ltd., CloudPassage, CloudRows, CloudShare, Cloudsoft
Corporation, Cloudspace, Colfax International, ComputeNext, Coraid,
Cordial, coreFusion, CumuLogic, Cybera, DataStax, DCH LLC,
Defcon-IT, Dyn, Eaton, ElasticHosts, ElasticStack, Emulex, Endace,
Ennoia Systems, Exelanz, Exetra ICT, FOSS-Group GmbH, Fujitsu,
Guida Advisory, HelpSystems, Hitachi, Hitachi Data Systems,
Igelamerica, Infosim, InfraStacks, LLC, Interface Masters
Technologies, Ipe, iSencia, IT Linux, Jambu, Jaspersoft, Jinfonet
Software, Jinny Software, Joyent, JW Electronic, K35, Kamp.de,
Leading Edge, Linbit, LinuxIT, m2mi, Mamatec, Manage Operations MO,
ManageIQ, Mellanox Technologies LTD., Midokura, MiTAC International
Corp., MKNOD, NEC, Neebula, NetApp, Net Direct Systems, NetView,
Netweb Technologies, Nexenta, NoLogin, Nubefy, Obsidian Systems,
OnApp, op5 AB, OpenCrowd, OpenFabrics Alliance (OFA), Persistent
Systems, Platform Computing, PLX Technology, Pragmatech Solutions
Inc., Puppet Labs, QLogic, Qnap, Quest Software, Radware, RAID
Inc., Raima, ReasonNet b.v., Savant Tecnologia da Informação,
ScaleMP, ScaleXtreme, SecludIT, Securelinx, Silicom, Silver Peak
Systems, SkyLinux, Soporte Libre, Sourcefire, Splunk, StreamWIDE,
Sublime IP, Summan, System Fabric Works, Texas Memory Systems,
Tripwire, Unitrends, VaraLogix, Virtensys, Virtual Open Systems,
Vision Solutions, Vizuri, VKernel, WiKID Systems, Inc., Xsigo e
Zenoss.

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