IL FLOP

Chiude Vodafone Cloud: è corsa per salvare i dati

La telco non ce la fa a competere con gli Ott e annuncia via e-mail ai clienti che la piattaforma sarà “spenta” il primo novembre. Gli utenti dovranno esportare i propri contenuti o li perderanno

Pubblicato il 11 Set 2015

Alessandro Longo

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Addio a Vodafone Cloud e alle speranze di competere con gli over the top su questo fronte, l’archivio di musica, foto e video degli utenti. L’annuncio è sul sito del servizio lanciato nel 2012 e comunicato via mail a tutti gli utenti.

Adesso non è più possibile registrarsi e dal primo novembre la chiusura definitiva: gli utenti costretti a esportare i contenuti per non perderli. Vodafone infatti li cancellerà dalla piattaforma. L’utente può scaricarli manualmente tramite il sito o l’app Vodafone Cloud.

“Ma tranquillo, abbiamo un’ottima alternativa: Backup+! Puoi fare il backup di tutto il contenuto dei tuoi dispositivi e ritrovarli su Dropbox. Scopri di piú su voda.it/backupplus“, rassicura il sito.

L’archivio avviene quindi sull’over the top Dropbox e non ci potrebbe essere ammissione più chiara che questo non è un servizio per operatori telefonici. Si noti che Vodafone Cloud era a pagamento- 1000 GB per 5 euro al mese o 5 GB per 2 euro al mese; ma più che per farci soldi direttamente, probabilmente a Vodafone il servizio cloud serviva per rafforzare il rapporto con l’utente e i suoi contenuti, contrastando gli over the top.

Ci aveva già provato nel 2009 con Vodafone 360 e poi l’ha dovuto chiudere, nel 2011: la storia si ripete e sarà improbabile un terzo tentativo. Adesso Vodafone offre servizi di over the top come Spotify, Infinity e ChiliTv, con gli abbonamenti mobili, e di Sky con Adsl e fibra ottica. Al momento resta Tim quindi l’operatore che, con TimVision, persegue di più una strategia con propri servizi e contenuti, complementare però- non alternativa- ad accordi con over the top (Netflix, Sky, Mediaset…).

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