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Cloud della PA, avanti tutta sul sistema ibrido: così si spinge la digital transformation

Il trend fotografato dal report Politecnico di Milano-Dell Emc sugli impatti del Piano Triennale per l’informatica nella Pubblica Amministrazione. Il budget per la gestione esterna crescerà nei prossimi 3 anni mentre diminuirà quello relativo all’on-premise

Pubblicato il 11 Giu 2018

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Ecosistema ibrido per il cloud della PA. E’ la previsione che emerge dal Report “Osservatorio Cloud per la PA” condotto dal Politecnico di Milano in collaborazione con Dell Emc, secondo cui il Piano Triennale per l’informatica nella Pubblica Amministrazione (2017-2020) – predisposto dal precedente Governo del Premier Paolo Gentiloni – sta guidando le attuali strategie di evoluzione tecnologica degli enti pubblici italiani.

Analizzando l’evoluzione delle infrastrutture IT fisiche il report fotografa lo scenario attuale della PA all’interno del quale si sta tracciando la via per la realizzazione di un Cloud della Pubblica Amministrazione che sarà sempre più orientato verso un modello ibrido: una parte delle risorse rimarrà on-premise (o proprietarie), ma dovrà essere orchestrata e gestita con continuità rispetto alla parte di risorse esternalizzate.

Considerando tutte le risorse applicative (applicativi core, applicativi di supporto e servizi digitali al cittadino), nei prossimi 3 anni, assisteremo all’evoluzione verso un ecosistema IT ibrido per il 34% degli enti della PA. Un ecosistema in cui si dovrà integrare e orchestrare una porzione di risorse on-premise con una parte di risorse gestite esternamente, in modello outsourced o community.

Questo modello di sourcing ibrido sarà un elemento che impatterà anche sulla trasformazione delle competenze del personale IT degli enti e sui modelli di governance dell’ecosistema.

Quasi il 50% degli enti, dice la ricerca, è spinto verso l’esternalizzazione delle risorse IT dall’inadeguatezza delle risorse proprietarie in termini di sicurezza e continuità. Mentre circa il 40% è consapevole che il processo di esternalizzazione può rappresentare un elemento di svolta in ottica di velocizzazione delle attuali iniziative digitali, innovazione e accelerazione della trasformazione digitale degli enti.

Le previsioni di spesa confermano lo spostamento della PA verso modelli ibridi. Crescerà, infatti, nei prossimi 3 anni il budget per la gestione esterna mentre diminuirà in modo significativo quello relativo all’on-premise.

“Il Piano Triennale è un documento strategico che ha l’obiettivo di guidare la digitalizzazione del Sistema Paese – commenta Filippo Ligresti, VP & General Manager Commercial Business di Dell EMC Italia –. Dalla ricerca del Politecnico di Milano emerge che molti enti pubblici italiani hanno già in programma di lavorare seguendo le direttive del Piano, nell’ottica di accelerare la trasformazione digitale, razionalizzare  la spesa pubblica in tecnologia e le strutture fisiche, migliorando la qualità del servizio ai cittadini”.

Tuttavia, dallo studio è chiaro come “ci siano ancora diverse barriere da superare lungo il percorso che porta a modelli di gestione esternalizzati – dice Ligresti -. Ostacoli come perplessità legate alla sicurezza e alla privacy dei dati sensibili, la difficoltà a identificare un vantaggio di costo per quelle realtà piccole con carichi di lavoro prevedibili o la necessità di un percorso di modernizzazione delle architetture applicative interne in ottica cloud-ready. Ancora più cruciale quindi il ruolo dei Poli Strategici Nazionali nell’abilitazione del piano e della Trasformazione Digitale della PA”.

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